3 panettoni inconsueti e alternativi: la selezione di Mangiare da Dio
In un mese in cui chiunque sente necessità o desiderio di esprimere la propria opinione o ergersi giudice onnipotente in merito a classifiche, campionati planetari o selezioni definitive sui migliori panettoni dell’universo, chi siamo noi per non dire la nostra in merito a quello che universalmente può essere considerato come il lievitato più celebre delle festività natalizie?!
Ma con un approccio differente: ovvero, quello di limitarsi a scovare tre – e non più di tre – panettoni o parenti stretti che possano farci sentire scouter per un giorno, presentando qualcosa di “strano” (parafrasando Carlo Verdone) e senza dubbio difficile da rimuovere dalle nostre connesioni sinaptiche.
Ecco dunque a voi tre soluzioni particolari sì, ma certamente golose e di altissima qualità che dovreste provare almeno una volta nella vita:
1. IL PANETTONE SALATO DI TOMMASO VATTI (LA PERGOLA DI RADICONDOLI)
Ok: siamo d’accordo! Il panettone deve essere con canditi, uvetta e soprattutto dolce.
Ma che noia…
E chi l’ha detto che, di tanto in tanto, non faccia bene contestare ne contesto?
E parlando di “contestatori”, quale miglior rappresentante del toscanissimo Tommaso Vatti, pizzaiolo “Tre Spicchi” per il Gambero Rosso e maestro panificatore.
> Scopri La Pergola di Radicondoli
I suoi lievitati si raccontano da soli, si riconoscono ad occhi chiusi e come ogni anno escono nelle cinque versioni dolci tra cui, l’ormai celebre al limone candito; ma poteva il patron della Pergola di Radicondoli non sfoderare una notività che raccontasse per filo e per segno il suo attaccamento viscerale a quel territorio tanto ricco di eccellenze che è la Toscana?
E siccome all’olio extravergine lo aveva già fatto, per questo 2024 ha pensato bene di farcirlo con l’eccellenza norcina della regione, ovvero la Cinta Senese DOP: nello specifico, gli sfrizzoli (o ciccioli, per per chi non masticasse il .vernacolo senese) e il suo rigatino che con la loro sapidità vanno ad arricchire un prodotto davvero particolare: non un lievitato salato nella sua complessità, ma un assaggio fatto di contrasti in cui l’equilibrio tra dolce e sapido si alternano in armonia, duettando tra la dolcezza di zucchero (poco), uova e burro e la sapidità della Cinta dell’Azienda Agricola Spannocchia che, lasciando spazio alla piacevole acidità conferita dal lievito madre ormai quasi centenario del Vatti, consegnano un prodotto davvero interessante per i pranzi e le cene di questo periodo di festa.
Un successo tale, pronto a tornare in occasione della Pasqua, in veste di Colomba.
lapergoladiradicondoli.it
Info e prenotazioni:
T. 0577/790717
2. IL GRAN LIEVITATO CREMASCO DI FORTUNATO AMATRUDA (ANIMA ROMITA)
Da un Tre Spicchi a un altro, questi pizzaioli contemporanei mostrano stoffa creativa e propongono, ciascuno con la propria firma, lievitati capaci di onorare il terrirorio di appartenenza.
E’ così che dal Gran Ducato toscano, ci si sposta a quello del Tortello, tra le brume della Pianura Padana dove, a Crema Fortunato Amatruda – pizzaiolo e patron di Anima Romita – omaggia la cultura gastronomica del suo territorio prendendo a prestito gli ingredienti di quel Tortello che da sempre divide le platee a causa della particolare dolcezza e speziatura del suo ripieno: quello Cremasco.
Così, “rubando” alcuni preziosi ingredienti come gli amaretti Gallina, il Mostaccino, l’uva sultanina, il cedro candito, il Marsala e la noce moscata ha messo a punto il Gran Lievitato Cremasco, dolce diventato iconico in poco tempo e grande esempio di come la creatività possa omaggiare e sostenere il proprio territorio attraverso golosissime interpretazioni che profumano di “festa”. Realizzato nella pezzatura da 500 grammi, sprigiona il caratteristico profumo di spezie e incenso, rivelando il calore della nota marsalata, della frutta secca e, armoniosamente, delle caratteristiche spezie del mostaccino, con rilevanza per noce moscata, cannella, chiodi di garofano, macis, anice stellato, pepe nero e cacao.
animaromita.it
Info e prenotazioni:
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T. 0373/476224
3. IL PANETTONE LIQUIDO DI UNPLUG COCKTAIL VIBES
Tra un lievitato e l’altro, boccone dopo boccone, all’improvviso lo shock!
Eh già, perché dopo averne visti (e masticati) tanti, arriva quello che non ti aspetti: liquido, alcolico e geniale!
E’ il Panettone Liquido, il liquore natalizio pensato e realizzato da Francesco Vavassori (anche noto come Distillatore Seriale) che, in “combutta” con Michele Marcelli, socio e co-fondatore del Cocktail Bar Unplug di Bergamo, non ha semplicemente saputo dare vita a un pairing alternativo da affiancare al celebre lievitato; ha proprio creato un nuovo tipo di panettone.
Però da bere!
Un’idea nata grazie al sodalizio con il Panificio Marchesi per valorizzarne da un lato i panettoni pluripremiati, e dall’altro innescare un virtuoso esercizio antispreco e di riciclo con gli avanzi degli stessi; come? Scegliendo di realizzare un liquore ottenuto dalla distillazione a freddo e sottovuoto del panettone in un alcol di origine agricola, con aggiunta di Moscato Giallo Azienda Agricola Biava, zucchero e vaniglia.
Il risultato? Un elisir che profuma di pane, uvetta e candito. E che, soprattutto, sa di gioia e felicità!
E siccome, in Casa Unplug, il no-waste non è mai abbastanza, ciò che resta della distillazione viene trasformato in una deliziosa crema al sifone che, in accompagnamento al liquore Panettone Liquido, crea un cocktail capace di evocare il dolce lievitato in ogni sua suggestione.
Una limited edition venduta in bottiglie numerate e dipinte a mano.
unplugbar.it
Info e prenotazioni:
T. 3471222144