A pochi chilometri dal centro storico della “città delle cento chiese”, tra le morbide colline lucchesi, sorge un luogo che custodisce una storia familiare lunga oltre due secoli.
La Fattoria Sardi, una realtà dal fascino profondo situata tra l’Appenino toscano e il Mar Tirreno che, estendendosi su 45 ettari di cui 18 votati a una produzione vitivinicola del tutto peculiare, ci presenta un’Azienda Agricola capace di distinguersi per eterogeneità della proposta, grazie all’importante diversità dei suoi terreni, alle altitudini e a un microclima che da sempre favoriscono l’equilibrio di una vigna in cui vengono coltivate sì varietà tipiche del territorio, quali, ad esempio Vermentino, Trebbiano, Sangiovese, Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon, ma anche vitigni meno noti – nazionali e non – tra cui Malvasia, Moscato d’Amburgo Ciliegiolo, Cannaiolo, solo per citarne alcuni.
Oggi la Fattoria Sardi è gestita dalla terza generazione della famiglia, nella persona di Matteo Giustiniano affiancato dalla moglie Mina Samouti che, conosciutesi alla scuola enologica di Bordeaux, hanno scelto di portare avanti il progetto iniziato negli anni cinquanta dal nonno di lui secondo le logiche dell’agricoltura biologica e biodinamica, consegnandoci così una produzione annua di circa centoventi mila bottiglie tra rossi, bianchi e soprattutto rosé – punta di diamante della Tenuta stessa.
La fattoria comprende boschi e campi, oltre a un oliveto e a un frutteto i cui prodotti (unitamente al miele realizzato nelle arnie di proprietà e le uova del pollaio) vengono riservati principalmente alla cucina del Ristoro – affidata al talentuoso chef Damiano Donati che, ricalcando la filosofia voluta da Matteo e Mina, propone una cucina in cui il Territorio, la sostenibilità, l’elemento vegetale e soprattutto l’anti-spreco si ritagliano un ruolo di prim’ordine; un Ristoro la cui proposta possa raccontare la vita di campagna, i suoi ritmi e i valori adottati dalla Fattoria Sardi.
Qui non esiste una proposta alla Carta, ma si può scegliere fra due percorsi degustazione stagionali: uno onnivoro, ma d’impronta fortemente vegetale; e l’altro, interamente vegano. Quest’ultimo rappresenta un ulteriore passo in avanti per la cucina del Ristoro, virtuosamente incentrata sulla valorizzazione delle verdure dell’orto e delle erbe spontanee.
La carta dei vini, curata da Elena Guidotti, restaurant manager del Ristoro, include ovviamente in primo luogo i vini aziendali, affiancati però da proposte di altri vignaioli artigianali capaci di condividere la filosofia della Fattoria Sardi.
INFO APERTURE RISTORO:
– Da metà settembre a marzo: venerdì e sabato aperti a cena; domenica a pranzo
– Da aprile a metà giugno: giovedì e venerdì aperti a cena; sabato a pranzo e a cena; domenica a pranzo
– Da metà giugno a settembre: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica a cena.
Oltre all’Azienda Agricola e al Ristoro, la Fattoria Sardi propone una formula di ospitalità (attiva 365 giorni l’anno) davvero meritevole, grazie ai 7 appartamenti indipendenti ricavati dall’antico abitato dei contadini risalente al XVIII secolo.
Di recente ristrutturazione, ciascuno conserva il tipico gusto toscano, offrendo però ogni genere di comfort, oltre a una posizione di pace invidiabile all’interno del borgo.
Adagiati tra le morbide colline lucchesi e affacciati sulle vigne dell’Azienda Agricola, ciascun appartamento si presta alle esigenze di chiunque scelga la possibilità di ritirarsi nella pace della campagna (approfittando anche della tranquillità della piscina panoramica), a pochi chilometri dalla città o dalle località d’interesse che circondano la zona, come la Versilia o la Garfagnana.
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Gli appartamenti sono la soluzione ideale per soggiorni o vacanze sino a sei persone ma, per gruppi più nutriti, la proposta di accoglienza ideale della Fattoria Sardi è la splendida Villa Renaissance, di origine ottocentesca, con le sue 9 camere e 7 bagni, distribuiti su 3 livelli.