Bioristoro Cristo Re: cucina tra il mistico e il bio
«Se potessi mangiare un’idea, avrei fatto la mia rivoluzione»
(G. Gaber)
È questo lo slogan che maggiormente definisce passato, presente e futuro di un luogo magico, narrando la storia di Cinzia Massa e del suo Bioristoro Cristo Re – luogo mistico e soprannaturale in Val Camonica.
Una storia che parla di colori, di profumi e di sapori che sanno di felicità e vita, intrecciandosi con le eccellenze di piccoli produttori biologici che Cinzia e Alessandro – suo socio nel progetto – incontrano e scelgono sia per qualità che per condivisione dei valori.
Un incontro fortuito quello tra Cinzia e Alessandro ma voluto dal destino. L’affinità culturale li conduce alla loro prima collaborazione: la “LiberaMente libreria raminga”. Errando a bordo di un furgone, frequentano fiere olistiche, mercatini del bio e di microeditoria,- vendendo libri di medicina alternativa e di controinformazione. Alessandro inizia a scrivere libri di novelle di attualità dedicate ai bambini, di lì a poco i due aprono una “scuola” alternativa e infine un’adiacente bottega, in cui vendere oltre ai libri, anche prodotti italiani biologici e artigianali -provenienti da piccole-grandi realtà conosciute nei loro viaggi e spostamenti.
Il progetto si rivela un successo, tanto che Cinzia e Alessandro scelgono di lasciare i loro rispettivi lavori per coltivare al meglio il proprio sogno e seguire il nuovo cammino.
Un cammino che li conduce in un luogo mistico: un parco, custode di un santuario del 1500 con annesso ristoro e una stanza – ideale per ospitare una decina di bambini.
Il negozio si afferma sempre più sul territorio, tanto che Cinzia e Alessandro finiscono per rilevarne persino la gestione. In questa fase i due si sentono pronti per schiacciare sull’accelleratore, ampliando l’offerta a qualcosa che avvertono come particolarmente affine: nasce in loro il desiderio di cucinare i prodotti sino ad allora venduti, così acquistano un food-truck – il “Papaveri e canapa” – per far conoscere in giro per l’Italia la loro cucina: una cucina, bio, vegan in cui l’utilizzo gastronomico della canapa acquisisce un ruolo centrale.
Al contempo, il ristoro del santuario viene trasformato in un Bioristoro, creando in esso anche degli spazi in cui organizzare corsi di cucina, vendita di prodotti bio e ovviamente continuare l’avventura della “scuolina”.
Cinzia, che prende in mano le redini della parte ristorativa, sceglie di dare una spinta alla sua formazione in cucina, partecipando ad alcuni corsi della Joia Academy di Pietro Leemann e a un corso intensivo di cucina macro-mediterranea organizzato dall’Associazione La Grande Via, dove conosce il Dottor Franco Berrino e con il quale inizia a collaborare.
La cucina del Bioristoro Cristo Re è costruita sulla varietà delle erbe spontanee, la riscoperta delle fermentazioni ed è capace di giocare con gusti, colori e consistenze. Cinzia Massa ama cucinare per gli altri, perché la sua missione è quella di offrire una cucina che cura l’anima.
E così, immersi in un luogo magico, il Bioristoro Cristo Re diviene uno di quei posti che “vale il viaggio” usando un temine caro alla Rossa, dove le sapienti mani di Cinzia accostano non solo i sapori e gli ingredienti, ma anche i ricordi e le emozioni che l’hanno formata, per dare vita a pietanze gustose, speciali e sane.
Al Bioristoro Cristo Re, dall’unione di antiche sapienze e tradizioni, si propone quindi una cucina macro-mediterranea, frutto dell’unione tra l’aspetto salutare della Macrobiotica e della tradizione Mediterranea. È racchiusa qui “La Via del Cibo”, una gastronomia fatta di semplicità, benessere, equilibrio, scienza e gratitudine. «Proprio la gratitudine ci permette di vedere il cibo con altri occhi: non solo carburante fisico, ma anche nutrimento per la mente e l’anima. Per questo motivo dev’essere un cibo di qualità», spiega Cinzia.
L’obiettivo è quello offrire uno spunto di riflessione, un barlume di consapevolezza per ritrovare gioia e benessere, imparando ad apprezzare e ringraziare per i doni che la natura offre, e cucinando con amore un cibo che possa rendere migliori le persone che lo assaporano, imparando ad ascoltare e ad ascoltarsi per ritrovare sé stessi.
I profumi dei fiori appena sbocciati e delle pietanze cucinate amorevolmente da Cinzia si fondono alle antiche suggestioni che hanno reso questi luoghi così speciali: la sala di S. Marta completamente affrescata tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, il Santuario della Maddalena, ricostruito il secolo scorso mantenendo elementi quattrocenteschi del vicino Eremo dei Santi Pietro e Paolo, l’imponente Statua dorata del Cristo Re e Redentore – eretta per solennizzare la Conciliazione tra Regno d’Italia e Stato del Vaticano – che domina e protegge la Valle dove si affaccia.
Ogni giorno il menù della cucina del Bioristoro Cristo Re conquista i palati con pochi piatti, freschissimi e di qualità, con materie prime provenienti da agricoltura biologica senza alimenti di origine animale, in un ambiente accogliente e familiare.
Qui ci si rifocilla non solo a pranzo e cena ma anche il pomeriggio, con una merenda e un caffè ristoratore alla fine di una passeggiata o dopo un itinerario culturale e sacro nella loro bella valle. Qui tutto prende una connotazione senza tempo e si stacca da tutto, connettendosi al contempo a un ambiente naturale e sacro, per nutrire corpo e spirito.
Un luogo in cui idee e progetti sono in costante divenire, come conferma Cinzia attraverso le sue parole: «L’anno appena trascorso mi ha confermato ciò che da sempre penso: le responsabilità dovremmo cercarle in noi stessi. Io ho provato a comprendere questa crisi – a mio avviso soprattutto di identità – e sono giunta alla conclusione che l’unica certezza sia la mancanza di certezze; una certezza che a partire da questo momento possiamo sfruttare per vivere con consapevolezza il “qui e ora”. Consapevole che ad ogni mia azione ne scaturisce una forma pensiero che condiziona e dirige inconsapevolmente me e chi mi sta accanto. Quello che cercherò di attuare è allontanarmi dal concetto di lavoro classico, inteso come lavoro-stipendio-spendo, per avvicinarmi al quello dell’esperienza. E ho grande gioia nel farlo attraverso il cibo che cucino. Trasformerò l’ospitalità, diminuendo ulteriormente i posti a sedere, introducendo l’accoglienza, attraverso ospitalità rurale diffusa: ogni mio ospite avrà la possibilità di vivere appieno nella Natura, in spazi verdi, nutrito naturalmente e in pieno possesso del suo tempo».
Una guida Cinzia, un’accompagnatrice che – attraverso il cibo, i sensi e le impressioni, mostra e fornisce spunti, ma allo stesso tempo riceve ad ogni nuovo passaggio: «Se mi concedi di nutrirti, permettermi anche di accompagnarti perché questa sia un’esperienza che ti lasci vivo ricordo di pace e benessere, emozioni che tu possa portare con te, così da trasmetterle ad altri, e questi altri ad altri ancora, in un cammino virtuoso e infinito».
Un cammino destinato a guidarci al Bioristoro Cristo Re – luogo mistico e soprannaturale in Val Camonica.