La bontà è l’unico investimento che non fallisce mai.
(Henry David Thoreau)
Vi è un luogo, nella provincia bresciana, in cui si è scelto di approcciare il concetto di bontà, nel suo senso più intrinseco. Non puramente nella sua essenza più nobile, fatta di gesti e azioni concrete, ma anche seguendo la strada del gusto e del cibo, elemento vitale e fortemente presente per vita ed esistenza di ciascuno.
E’ la Cascina Cattafame, uno spazio polifunzionale gestito da Fraternità Impronta con lo scopo di prestare sostegno alle famiglie meno fortunate e ai giovani con situazioni di disagio minorile.
Un luogo di accoglienza, volto al coinvolgimento e al reinserimento dei giovani attraverso l’insegnamento di una professione che possa porre le basi per opportunità lavorative future concrete.
Una professione che sappia coinvolgere e appassionare, come quella legata al mondo della ristorazione.
E’ in quest’ottica che si sviluppa il progetto del Ristorante Con Pizza CattaFame, un luogo voluto e coordinato da Carlo Caravaggi e nato come laboratorio occupazionale, con l’obbiettivo di insegnare un mestiere e offrire menù genuini, nostrani e rispettosi della stagionalità dell’orto e della fattoria interni alla Cascina stessa.
La cucina del ristorante è affidata allo Chef Gianmario Portesani che, a seguito delle pregresse esperienze tra Italia ed estero (tra le più rilevanti, quella al Leon d’Oro di Prealboino che, durante la sua gestione, conquistò una stella Michelin, e al Miramonti l’Altro, a fianco di Philippe Levéillé), sceglie di unirsi al progetto, portando la propria idea di cucina e la propria esperienza.
Per coinvolgere il pubblico in questo bellissimo progetto, la Cascina Cattafame organizza alcune serate con chef di fama e sensibili alla tematica sociale, ospitandoli in piacevoli cene a 4 mani.
Tra questi, il neostellato Simone Breda, chef del ristorante Sedicesimo Secolo di Orzinuovi (BS) che – alternandosi in cucina con lo Chef Gianmario Portesani – ha messo in scena un “Omaggio a Gualtiero Marchesi” perfettamente eseguito.
Il percorso si è aperto con un antipasto firmato dal resident chef della Cascina Cattafame, una Pancia di maiale su purea di topinambur. Un piatto che va oltre il Kilometro Zero, essendo realizzato con le carni dei maiali della fattoria in Cascina, e con i tuberi che crescono spontanei all’interno di essa.
Indimenticabile il Risotto al Franciacorta, salvia e riduzione di capretto, piatto ormai iconico dello Chef Breda e che incarna l’essenza della sua cucina e della sua formazione professionale.
Lingua e testina con mostarda e salsa verde dello chef Portesani raccontan0 di una tradizone radicata e di un territorio fatto di sapori e di prodotti di rara eccellenza.
Dulcis in fundo, il piacere celestiale della Pera cotta al Porto, cioccolato e caramello , dolce dello chef Simone Breda, e raro esempio di leggerissima golosità.
Il prossimo imperdibile appuntamento di Cena a 4 mani alla Cascina Cattafame, domenica 24 febbraio con Alberto Bertani, Chef del ristorante QB duepuntozero di Salò che – in tandem con lo Chef Gianmario Portesani presenterà – per soli 35 € – una “Cena tra Campagna e Lago”. I dettagli per la prenotazione, in locandina.