La Verità. Sarà un caso se un olio Extravergine – notoriamente l’alimento più contraffatto del mercato alimentare – sia denominato dalle sue origini “La Verità”?
Probabilmente no, se l’extravergine in questione è l’olio prodotto dalla Cooperativa Agricola San Felice del Benaco, un gruppo di 300 olivicoltori della zona del Garda – tempio di riferimento per la coltivazione e la produzione olivicola della Lombardia – che dal 1946 hanno scelto di associarsi per produrre con grande serietà un olio sincero e di qualità inestimabile.
I recenti scandali riferiti all’olio d’oliva confermano l’importanza di scegliere prodotti nazionali e biologici. Mai come per questo prodotto che – vale la pena ripeterlo – detiene il negativo primato di contraffazioni alimentari – è doveroso leggere attentamente l’etichetta e investire in marchi di assoluta qualità.
E’ per questa ragione che ho scelto di dedicare un numero della mia rubrica Kilometro Zero di Orobie agli extravergini di Lombardia che, nella zona del Garda, trovano la produzione regina di questo alimento.
La ragione principale per cui la zona del Garda spicca per qualità e produzione è essenzialmente la sua posizione e la vastità del suo lago – il Benaco – che influisce positivamente sul microclima, consentendo la coltura delle piante di ulivo anche nel nord della Penisola.
Ad accompagnarmi nel mio viaggio in rappresentanza della Cooperativa, Pierpaolo Vezzola, tecnico esperto e preparato che, conseguita a suo tempo la laurea in Agraria a Bologna ed essersi appassionato al settore grazie a un corso di potatura degli ulivi dell’AIPOL, si è legato a questo universo, senza più separarsene.
Pierpaolo mi racconta la storia della Cooperativa e dei suoi associati, delle caratteristiche del territorio e delle fasi di lavorazione necessarie a produrre un olio che ha meritato la denominazione DOP e la possibilità di essere selezionato all’interno delle principali Guide di settore, persino nelle annate meno favorevoli all’olivicoltura.
Della Cooperativa Agricola del Benaco fanno parte appassionati e professionisti che si estendono dalla zona di Desenzano a quella di Gargnano; ma è proprio nella zona di San Felice che incontriamo la maggior parte degli uliveti in cui, tra ottobre e novembre, inizia la raccolta delle olive delle cinque varietà – principalmente Casaliva e Leccino – che vengono coltivate e selezionate secondo il rigido disciplinare del Consorzio Garda DOP per la tutela dell’olio Extravergine. La qualità del DOP è data dal fatto che le olive vengono selezionate e lavorate singolarmente, permettendo una classificazione sin dal principio, che parte dal frutto. Le olive vengono portate al frantoio dove saranno molinate entro ventiquattrore dalla raccolta; un frantoio moderno e di grande innovazione in cui vengono lavorate circa il 20% dei frutti di tutta la regione.
Una lavorazione precisa e meticolosa che, grazie alla perfetta temperatura di stoccaggio e i metodi di lavorazione, consentono all’olio di non inacidire o deteriorare o di portare a contatto col prodotto gli elementi nemici dell’olio ovvero, luce e aria. E, come ricorda Pierpaolo in questo filmato, la luce è nemica dell’olio!
Il mio viaggio alla scoperta dell’oro del Garda prosegue sino al punto vendita della cooperativa, un luogo dove non solo vengono venduti gli extravergine della Vertità, ma in cui – nei mesi della bella stagione – vengono organizzati degli Happy Hour aperti al pubblico che oltre all’intrattenimento e al momento di svago, prevedono anche delle visite guidate gratuite per chiunque desideri scoprire di più relativamente a un prodotto di tale eccellenza.
Qui vengono organizzate anche delle degustazioni per imparare a riconoscere un olio di qualità attraverso i tre sensi principali: l’olfatto, il gusto e il tatto.
Sensi che non possono ingannare.
Sensi che possono farci ritrovare un’unica grande cosa: la Verità.
Reportage: photo credits © Lucio Elio