«Dove vai quest’estate?».
«Vado in Puglia».
Ecco in ordine la domanda e la risposta più gettonata per quest’estate 2020.
Risposta, a ben vedere abbastanza scontata e naturale poiché se vi è una regione che per posizione, bellezza, biodiversità e per aver saputo dare respiro nella fase post-covid, è proprio la Puglia.
Anche se parlare di Puglia è quanto di più riduttivo possa esservi, sia in considerazione di un territorio esteso ed eterogeneo, che per le differenti culture che contraddistinguono la sua popolazione, frutto di secoli di esperienze e insediamenti provenienti da ogni parte del mondo.
In tal senso, probabilmente, avrebbe ancor senso rispolverare il vecchio toponimo “le Puglie“, con cui sino a qualche anno fa si identificava il tacco d’Italia che – con i suoi 400 chilometri di lunghezza e con l’estensione costiera maggiore d’Italia (865 km tra costa ionica e adriatica) ci presenta un territorio unico e sfaccettato che partendo dal Gargano, superando il Tavoliere delle Puglie, sorpassando le Murge, la Terra di Bari e la Valle dItria, ci porta nel punto più orientale d’Italia, ovvero il Salento.
Probabilmente non basterebbe un mese per conoscere la bellezza di quella che il National Geographic ha definito “la regione più bella del mondo” ed è anche vero che ogni angolo andrebbe approfondito e scoperto. Ma è altrettanto vero che il poco tempo a disposizione non dovrebbe scoraggiarci alla volta di alcuni dei Borghi più belli d’Italia, siti Unesco di fama mondiale e un territorio che il mondo ci invidia – e che noi italiani possiamo raggiungere con qualsiasi mezzo!
Ecco dunque come ho tascorso il mio tour tra relax spostamenti, suggerendo cosa vedere e dove mangiare e dormire in Puglia (con tappa finale nella vicina Matera).
1. DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE A BARI E PROVINCIA
Se non si conosce approfoditamente la Puglia, il consiglio è quello di partire dal cuore della regione, ovvero dalla provincia di Bari, territorio in cui è possibile spaziare dal suggestivo entroterra alla splendida costa adriatica.
Volendo soggiornare nell’entroterra, suggerita l’esperienza in una delle numerose masserie, fabbricati rurali autosufficienti, oggi sempre più spesso ricovertiti in strutture di accoglienza di lusso, come nel caso de Il Melograno di Monopoli, masseria borbonica fortificata risalente al XVII secolo, dedita all’ospitalità 5 stelle Lusso (presente nella collezione degli Small Luxury Hotels of the World), unica in Puglia e rinomata per essere stata la prima struttura di questo genere a inaugurare un sistema di accoglienza rurale d’élite, rivelando ai propri ospiti la sua storia plurisecolare fatta di scorci e suggestioni.
> Scopri Il Melograno
Meritevole di prenotazione anche solo per la ormai celebre colazione offerta agli ospiti della Masseria, premiata all’Hospitality Day di Rimini con il Best Breakfast Award per la categoria 5 stelle.
A Monopoli, tappa doverosa nel delizioso centro storico di origine alto-medievale, luogo ricco di tradizione e al contempo cittadina viva e ordinatamente dinamica.
Qui, appena fuori dalle mura, raccomandata l’esperienza della pizzeria Chiné, dove Francesco Marasciulo propone impasti leggeri e digeribili – tanto da aggiudicarsi nel 2019 il titolo di Master Pizza Champion.
Sempre a Monopoli ma di tutt’altro genere, imperdibile l’esperienza gastronomica al Sale Blu, ristorante del La Peschiera– splendida riserva di pesca borbonica risalente al XVII secolo e oggi adibita a esclusivo resort 5 stelle Lusso e boutique hotel.
Qui lo chef Vito Casulli propone un ambizioso progetto gastronomico votato a un’Alta Cucina creativa strutturata intorno a una materia prima di assoluto livello.
Quindi, oltre a poter cenare nell’unico ristorante pied dans l’eau della provincia di Bari – avvolti dal profumo, dal suono e dalla vista del blu dell’Adriatico – è ora possibile gustare piatti estrosi e audaci come la sublime “Triglia scottata in crosta di pane su guazzetto di caciocavallo podolico, gocce di cime di rapa e marshmallow allo zenzero”, impeccabile nella sua esecuzione e memorabile nel gusto. O la “tartare di scampi e gamberi rossi di Porto Santo Spirito con mela marinata allo yuzu, aceto di riso, cremoso di caprino e basilico”, un bell’esercizio di cucina molecolare e contaminazione di sapori, reso ancora più coinvolgente dalla preparazione al tavolo del gelato di mango all’azoto, realizzato dallo chef a – 50°.
A poche decine di metri da questa sosta è possibile imbattersi in uno dei lidi più esclusivi, le Tamerici Beach Club, una meravigliosa spiaggia di soffice sabbia bianca che trae il proprio nome da questa tipologia di piante di origine sabbiosa.
Qui lettini, ombrelloni e teli sono a disposizione degli ospiti che possono realmente godere di ampi spazi per il loro relax, scegliendo uno degli ombrelloni (posizionati a 5 metri l’uno dall’altro) lungo il bagnasciuga o uno dei favolosi 37 alberi di tamerici che – con la loro ombra naturale – garantiscono frescura e assoluta privacy ai bagnanti.
Nel Blu dipinto di blu del Mare Adriatico, imperdibile anche Polignano a Mare, paese natale di Domenico Modugno celebre per i suoi scorci rocciosi a strapiombo sul mare e per il mantenimento della “Bandiera Blu” da oltre un decennio.
Qui è doveroso cenare Da Tuccino, ristorante che dal 1968 accoglie i propri ospiti nel nome di un’elegante ospitalità famigliare che prosegue da ben tre generazioni e dove è possibile gustare una cucina di mare realizzata con materia ittica eccellente su una terrazza vista mare di grande suggestione. Irrinunciabili i crudi, ma valida anche la proposta della cucina, accompagnata da un’interessante selezione di vini e soprattutto da un servizio in sala cortese e curato.
Per chi preferisce soggiornare in prossimità del mare, il Cala Ponte hotel offre un’ospitalità alla portata di tutti, pur non rinunciando al lusso e al piacere offerti da camere ampie e moderne immerse nel verde e al lusso senza pari delle due splendide piscine esterne.
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Cuore pulsante di questa zona e della Puglia tutta, la città di Bari, di cui la parte vecchia rappresenta una chicca turistica da non perdere, magari a bordo di un risciò alla scoperta del tipico stile romanico pugliese e degli scorci più rappresentativi sia dal punto di vista culturale che gastronomico.
2. DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE NELLA PROVINCIA DI BARLETTA, ANDRIA E TRANI
Risalendo la regione si sconfina nella provincia di BAT, giungendo ad Andria, sulla collina che Federico II di Svevia scelse nel 1240 per farvi erigere la propria fortezza: Castel del Monte, uno dei luoghi più isolati e misteriosi d’Italia, e meta imprescindibile nel vostro viaggio in Puglia.
Il panorama è senza eguali, con la valle della Murgia da un lato, e una vista mozzafiato sul Mar Adriatico dall’altro. È caratterizzato da una forma insolita con pianta ottagonale e torri anch’esse ottagonali ad ogni angolo. Nel 1996, l’UNESCO ha inserito Castel del Monte tra i Patrimoni Mondiali, per il valore universale, per la bellezza architettonica, e per il mistero che ancora lo circonda.
Andria, meta imprescindibile anche per l’offerta gastronomica offerta da Pietro Zito che al ristorante Antichi Sapori propone la miglior esperienza legata al territorio, probabilmente di tutta la Puglia.
Un ristorante divenuto ormai di culto tra gli appassionati, situato in un minuscolo borgo contadino in cui Pietro gestisce il suo splendido ristorante e il meraviglioso orto da cui provengono i numerosi vegetali poi lavorati e proposti nel piatto, e l’eccellente olio extravergine realizzato in due varietà.
Qui, in un’atmosfera calda e famigliare si possono gustare piatti della tradizione cucinati ad hoc e in cui rispetto della materia e leggerezza sono alla base di un progetto virtuoso e vincente.
Obbligata la tappa e l’esperienza completa dagli antipasti al dolce: la cassata vi porterà in una dimensione alternativa!
Discendendo verso sud, merita la sosta anche la “cucina dissidente” di Cibus a Ceglie Messapica, minuscolo borgo in cui Lillino e Angela portano avanti con tenacia da circa un trentennio un progetto gastronomico volto a tutelare i piccoli produttori locali e a conservare tradizione e stagionalità – rifiutando in maniera categorica i dettami e le imposizioni di una società sempre più globalizzata. Un antico convento cinquecentesco in cui portare avanti la cucina che Giovanna – mamma di Lillino – proponeva ai clienti già negli anni ’50 e che oggi fa di Cibus una delle Trattorie simbolo del nostro Paese.
Impossibile passare dalla Terra di Bari senza approfittare della possibilità di concludere il proprio tour nella vicina Matera.
Avventurandovi lungo il tragitto, fermatevi però ad Altamura – la Leonessa di Puglia, cittadina nota per l’omonimo pane certificato DOP (sono solo 6 i pani con questa certificazione in Italia) e primo a essere stato tutelato dall’Unione Europea.
Tra i panifici d’eccellenza da segnalare, quello dei f.lli Di Gesù che dal 1842 onora l’Arte Bianca e sforna prodotti di massima qualità come il pane d’Altamura in tutte le sue forme, o la tipica focaccia barese.
E a proposito di focacce, il nome dei Di Gesù è noto per aver ispirato una pellicola cinematografica dal titolo “Focaccia Blues” che racconta le vicende realmente accadute nel 2001 ad Altamura, in occasione dell’inaugurazione di un grande McDonald’s, costretto a chiudere pochi mesi dopo, quando il panettiere Luca Di Gesù apre una piccola bottega accanto al colosso americano che, messo in crisi dal panettiere pugliese, è costretto a chiudere.
3. DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE A MATERA
E infine Matera, città lucana riconosciuta come Capitale della Cultura nel 2019 che con i suoi Sassi – Patrimonio Mondiale dell’Umanità – promette un’esperienza unica e a tratti metafisica al fortunato viaggiatore.
La permanenza media in questa città è generalmente di due notti che consigliamo di trascorrere in un hotel nei sassi come il Sant’Angelo Luxury Resort, un 5 stelle diffuso nel centro storico di Matera in cui innovazione e tradizione, comfort e design si armonizzano per un’esperienza indimenticabile.
Indimenticabile come quella vissuta a tavolo di Stano.
Un ristorante in cui è possibile avvicinarsi alla cultura lucana nella sua massima espressione, attraverso una cucina genuina, schietta ma leggera e rispettosa della materia – quella di Franco Stano e della moglie – che proponendo piatti come la Cialledda con pane di Matera, favolosi primi come i Maltagliati alla contadina con pomodorini, pomodori secchi, salsicia pezzente e cacio cavallo o i Fusilli mantecati al cacio cavallo con peperone crusco, mollica fritta di pane e pancetta (ragione per cui è obbligatorio fare tappa almeno due sere al ristorante) o il memorabile Agnello cotto in crosta di pane servito al tavolo da Valerio Stano – garbato e perfetto padrone di casa – trasformano una cena in un’esperienza incancellabile.
Per vivere Matera al massimo nel poco tempo disponibile, raccomandato il tuor panoramico e culturale di un’ora e mezza organizzato da Ape nei Sassi.
E soprattutto, è raccomandato di tornare quanto prima sia in Puglia, che in Basilicata!
Photo credits © Lucio Elio, Antichi Sapori