A chi di noi non è capitato almeno una volta di pranzare o cenare in un ristorante in totale solitudine?
E diciamocelo… bello bello non è! Non è un caso se, in quelle circostanze, cerchi consolazione consumando la batteria del tuo smartphone per cercare un’alternativa a quella condizione di reietto, diverso o lebbroso.
E’ forse per questa ragione che in Olanda, nazione da sempre all’avanguardia dal punto di vista sociale, sono nati i primi ristoranti per single: Eenmaal ristorante per single, che nella lingua del luogo gioca appunto sulle parole single e un pasto, è il primo progetto avviato da due agenzie di design all’avangardia che vuole finalmente dare una “casa” a chi – sino a oggi – si è giustamente sentito a disagio tra tavolate di coppiette o amici, rompendo il tabù del mangiare da soli.
Il locale ha un design minimalista ed elegante e prevede un’interazione umana e tecnologica praticamente nulla: i tavoli sono disposti per privilegiare la privacy, ed è fatto obbligo consegnare cellulare o strumenti elettronici all’entrata per concentrarsi sul piacere della cena. Ovviamente, è possibile leggere un libro o una rivista tra una portata e l’altra.
Un’idea allo stesso tempo banale e geniale che – dato il galoppante successo – conferma ancora una volta che se crisi vi è, è solo di idee e stasi cerebrale: in poco tempo, Eenmaal ristorante per single si è trasformato da temporary shop in un format in espansione e, dopo aver aperto il secondo ristorante a Londra, ha come prossimo obiettivo New York e le principali capitali europee.
E in Italia. Chi sa… ma io a Milano, un progetto del genere, lo vedrei perfettamente.
Imprenditori, meditate…