Giovedì sotto le stelle al Florian Maison: ospite lo Chef bistellato Nino Di Costanzo
Non si ferma Umberto De Martino, Chef neo-stellato dello splendido ristorante e relais Florian Maison, in provincia di Bergamo. Nemmeno il tempo di godersi il meritato successo giunto con la sua prima Stella Michelin, che riparte con i Giovedì sotto le Stelle, le fortunate serate volte a coinvolgere e a far conoscere nomi e colleghi della cucina gourmet fuori regione, aprendo le proprie cucine ai migliori Chef (e amici, nel caso di Umberto) al quale è legato da reciproco rapporto di stima, passione e affetto.
Così, al Florian Maison proseguono le Cene a 4 mani con un nome altisonante dell’Alta Cucina campana, ovvero Nino Di Costanzo del Danì Maison di Ischia.
Una cena a 4 mani speciale, oltre le consuetudini, in cui i due Chef non si sono limitati alla classica staffetta, alternandosi nell’esecuzione delle portate, ma hanno ideato ed elaborato in concerto piatti che, in un crescendo rossiniano, hanno stupito e appagato i commensali presenti in sala, oltre ogni aspettativa.
Un’evento in cui tutto è funzionato in maniera naturale, seppur chirurgica: nei piatti, nel servizio, nei tempi.
Una squadra perfetta quella del Florian Maison che con l’aggiunta di Nino Di Costanzo e dei suoi, ha regalato emozioni in un vortice di piacere gustativo. Partendo dal goloso benvenuto che – sin da subito – ha chiarito il taglio mediterraneo e goloso che avrebbe assunto la serata.
Una serata, che ha proposto coesione di piatti e idee dei due Chef partenopei, in costante abbinamento da alcune ottime etichette nazionali e che ha inaugurato sotto i migliori auspici con una parmigiana morbida; Montanarina, ricotta e ciccioli; Battuta di fassona, tartufo bianco e maionese alle nocciole.
Un “benvenuto” da parte dei due Chef che è proseguito col peccaminoso 7SEVEN….. i sette crudi capitali. Salmone e caviale, Gambary orange, Ricciola e lime, Tonno e cetriolo,Branzino e limone, Scampo e wasaby, Ostrica e gin Tonic accompagnati da un Greco di Tufo, Giallo d’Arles 2015 “Quintodecimo”.
Impeccabile e di inarrivabile precisione il Risotto Carnaroli “Riserva San Massimo” Ai 5 limoni, gamberi e zucchine che, nella sua perfezione suscitava emozioni al limite della commozione.
(in abbinamento: Falanghina, Via del Campo 2015 “Quintodecimo”)
La degustazione prosegue con un fuoripista, una sorpresa da parte degli Chef che ha il potere di ammutolire i commensali e mostrare quanto la serata si stia rivelando in un crescendo di perfezione e piacere. E’ il finto risotto, o più semplicemente una pasta che si crede un rsotto! Una pasta speciale, disegnata dallo stesso Di Costanzo per un pastificio di Gragnano e che incontra nel piatto una carbonara perfetta e cremosa, arricchita dalla morbidezza della burrata e dalla croccantezza del bacon e del pecorino soffiato.
Piacere inarrestabile e che prosegue con l’Agnello in parmigiana di melanzane, lasagnetta di patate e pizza di scarola presentato in abbinamento: Valtellina Superiore Riserva 2012 “Dirupi”.
Serata che, aihmé, prima o poi si chiude con la nota dolce, ovvero quella del lato oscuro della passione, Cioccolata Manjari e lamponi in tutte le loro forme, servito con il Re tra i Moscati di Scanzo, ovvero il 2011 dell’“Az. Ag. Biava”
photo credits © Lucio Elio; Giovanni Caldara