Il 2019 è agli sgoccioli e, quasi in sordina rispetto alle “sorelle maggiori” è uscita – o meglio, è online – anche la Guida Identità Golose 2020.
1.111 ristoranti recensiti in 44 Paesi con un upgrade di 87 insegne in più rispetto all’anno scorso e un’attenzione confermata attenzione alle giovani realtà under-30. 246 le new-entry totali.
La selezione dei ristoranti è facilmente consultabile on-line e propone una semplice navigazione suddivisa con criterio geografico (Italia e regioni; Europa e nazioni; Mondo e Stati).
Oltre alle segnalazioni, anche quest’anno sono state premiate le 16 Stelle della nuova edizione della Guida Identità Golose:
Chiara Pavan di Venissa a Mazzorbo, Venezia (la miglior chef, leggi la motivazione)
Diego Rossi di Trippa a Milano (il miglior chef)
Christian Puglisi di Relae Group a Copenhagen (il miglior chef internazionale)
Arianna Gatti di Miramonti l’Altro a Concesio, Brescia (miglior sous chef)
Carmine di Donna de La Torre del Saracino a Vico Equense, Napoli (miglior pasticciere)
Franco Franciosi e Francesco D’Alessandro di Mammarossa ad Avezzano, l’Aquila (birra in cucina)
Roberta Cozzetto di Sapio a Catania (la miglior sommelier)
Alberto Santini del Pescatore a Canneto sull’Oglio, Mantova (il miglior sommelier)
Nicola Loiodice de I Due Camini a Borgo Egnazia, Brindisi (miglior maitre)
Antonio Ziantoni di Zia a Roma (sorpresa dell’anno),
la famiglia Manias de Al Cjasal a San Michele al Tagliamento (famiglia dell’anno)
Giorgia Cannarella di Munchies (miglior food writer)
Luca Pezzetta, Osteria di Birra del Borgo a Roma (miglior chef pizzaiolo)
Giuseppe Iannotti di Kresios a Telese Terme, Benevento (Sperimentazione in cucina)
Chiang Liu e i ragazzi di Serica, Milano (Contaminazioni)
i fratelli Lebano e tutto lo staff di Terrazza Gallia di Milano (miglior servizio e accoglienza)