Dalle intime colline di Scanzosciate al Paese più polpoloso del mondo ed emblema dell’Asia Orientale, il passo è sembrato semplice e naturale.
Stiamo parlando di Manuele Biava e della sua Azienda vitivinicola che, nell’ultimo biennio, ha saputo imporsi con convinzione anche nel mercato orientale, divenendo un punto di riferimento di grande prestigio del settore enologico italiano all’estero.
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Del resto è cosa nota il crescente interesse della Cina verso il vino italiano tra cui, anche alcune etichette bergamasche hanno saputo ritagliarsi il proprio posto di rilievo. A testimoniarlo, lo stesso Biava che – appena rientrato da un viaggio nel Paese del Dragone -ha raccolto molti apprezzamenti per i suoi vini, a partire dal Moscato di Scanzo, vino passito rosso unico nel suo genere, conosciuto per essere la più piccola DOCG d’Italia.
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L’occasione è stata una cena dedicata al jet set e e alle autorità cinesi organizzata da Umberto Bombana, lo chef bergamasco con ben 7 stelle Michelin, che nel suo ristorante Otto e Mezzo di Shanghai ha dato vita a un evento di altissimo livello, con i vini di Biava che hanno accompagnato ogni portata: dal Secco Moscato Rosso al Guelfo; dal Guelfonero Magnum all’Exenthia, fino a chiudere col Moscato di Scanzo.
«Per la mia azienda è stata un’occasione molto importante, oltre che un motivo di grande soddisfazione personale» – racconta Biava – «esporto già da alcuni anni i miei vini in Cina, anche se in piccoli quantitativi, vista la mia produzione di nicchia. Spero però di consolidare ulteriormente la presenza della mia azienda sul mercato cinese. Le mie bottiglie sono acquistate soprattutto dalle enoteche, per poi finire nelle cantine di appassionati collezionisti».
È nota la passione cinese nei confronti dell’Italia e delle sue eccellenze ma l’interesse intorno al vino sembra – negli ultimi anni – aver preso il sopravvento. «Ho toccato con mano questo passione anche durante la cena da Bombana» – prosegue Biava – «presentando i miei vini attraverso un racconto sulla loro realizzazione, accompagnato dalle immagini delle mie vigne e del territorio bergamasco. Ho avuto la fortuna di condividere una bottiglia del mio Moscato di Scanzo anche con il sindaco di Shanghai, che ne è rimasto conquistato».
L’amore della Cina per il vino Made in Italy è confermato anche dai numeri. Il settore vitivinicolo italiano infatti nel 2019 ha fatto segnare un incremento generale dell’11% delle esportazioni verso Pechino. Un mercato da tenere d’occhio e che trova in produttori come Manuele Biava l’esempio di quanto l’Italia d’eccellenza possa affermare il proprio ruolo nel Mondo, come nessun altro.
Photo credits © Lucio Elio, Coldiretti Bergamo