Sulle pendici del monte Falerio, sulla strada panoramica tra Vietri e Cetara, Giardini del Fuenti è una perla incastonata nella bellezza della Costiera Amalfitana, sospesa sul Mar Mediterraneo, all’interno di un’insenatura naturale.
Qui, nel 2019 la famiglia De Flammineis ha costruito un progetto speciale, in cui recuperare le radici storiche e identitarie di quel luogo, accogliere i propri ospiti in un contesto esclusivo e promuovere territorio e turismo di qualità.
Tra i numerosi servizi offerti dai Giardini del Fuenti la scorsa estate la famiglia De Flammineis aveva voluto coinvolgere lo chef Michele De Blasio in una scommessa anticipatoria di quello che sarebbe divenuto un proetto gourmet importante per la costiera Amalfitana.
Un progetto che verrà inaugurato definitivamente il prossimo 19 maggio con l’apertura del nuovo ristorante fine dining Volta del Fuenti, guidato dallo stesso De Blasio.
Il ristorante Volta del Fuenti by Michele De Blasio, all’interno de Giardini del Fuenti, intende fornire al talento dello Chef De Blasio un luogo dove poter esprimere al massimo le sue idee e il suo ingegno.
> Scopri la cucina dello chef Michele De Blasio
La proposta culinaria del Volta si ispira alla storia e alla cultura del territorio campano. Il Volta vivrà dei colori diversi di tutte le stagioni: nel suo lavoro di ricerca lo Chef Michele De Blasio cerca la purezza dei sapori, attraverso preparazioni lunghe, ma naturali, ricreando aromi e rispettando ingredienti radicati nella cultura storica del territorio, in chiave contemporanea.
L’ospite del ristorante Volta potrà apprezzare attraverso i piatti l’evoluzione delle stagioni e la loro biodiversità, in una nuova interpretazione, unica, che cerca, in una modalità quasi molecolare, di riscoprire l’essenza dei sapori e del sapere gastronomico. La filosofia dello Chef è racchiusa nella dichiarazione “l’originalità si riflette nel ritorno alle origini”. L’idea alla base è riuscire a usare ciò che proviene direttamente da allevatori e agricoltori, senza usare intermediari, come si faceva un tempo, con la volontà di usufruire del prodotto nella sua interezza.
Per lo Chef essere “originali” significa rispettare la diversità: riuscire a proteggere ciò che la natura dona, applicando il concetto della rotazione delle colture e utilizzando il terreno in tutta la sua diversità; tutto questo al solo scopo di rispettare la generosità della natura e ciò che essa offre.