Stefano Canosci, patron della pizzeria Chicco di Colle val d’Elsa, non smette mai di stupire con le sue proposte a base di acqua e farina.
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Tra tanti pizzaioli alla ricerca dell’alveolo perfetto, lo chef pluripremiato osa, lanciando una provocazione: la Scrocchiarella, fine, leggera e croccante, per gli amanti della pizza in ogni sua forma.
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In un mondo culinario che tende ad omologarsi seguendo la tendenza della tradizionale pizza napoletana, Stefano Canosci cerca la sua strada, lanciando una provocazione a tutti i pizzaioli ormai alla ricerca dell’alveolo perfetto.
Una pizza fine, ultraleggera, che si cuoce in pochissimi minuti e che scrocchia già dal primo morso: la Scrocchiarella, new entry del menù estivo , è pronta a sorprendere e conquistare il palato degli amanti della pizza in tutte le sue forme.
“L’idea era quella di ritornare alla tradizione tipica della mia terra, la Toscana, ” spiega lo chef di Colle val d’Elsa. “Prima del successo della pizza napoletana, variante che poi è spopolata e si è diffusa in tutta Italia, qui in Toscana si prediligeva un tipo di impasto più fine, leggero e croccante. Ho voluto riportarlo nel mio menù, per arricchirlo e completarlo di una versione tanto importante quanto sottovalutata e dimenticata.”
La Scrocchiarella si presenta così nel menù di Stefano in 3 varianti principali: Bufala, Margherita e Napoli, alle quali va ad aggiungersi ogni settimana un condimento nuovo e particolare ideato dallo chef. Si tratta di gusti basici, semplici, che si abbinano perfettamente alla stagione estiva ormai alle porte.
La novità si colloca nel già ricco menù della pizzeria Chicco, accanto alle pizze classiche, veraci, al padellino e alle Pizza&Scarpetta, dimostrazione della versatilità di Canosci.
Una serie di intingoli veri e propri che vanno a sovrastare il tipico impasto della pizza, per rendere giustizia al simbolo dell’italianità per eccellenza: la scarpetta, con la quale vige un’unica regola…sporcarsi le dita per ripulire il piatto.
Da lunedì 12 giugno aperto tutti i giorni, sia a pranzo che a cena.
Ritratti: photo credits © Lucio Elio
Articolo: Courtesy Stefano Canosci
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