Dicembre, tempo di bilanci (e di bilance…).
E dopo un 2016, ricco di soddisfazioni e piacevoli scoperte – vagando per cucine e ristoranti per Mangiare da Dio, Lorenzo Vinci e il Giornale, Orobie, Bergamonews e soprattutto per piacere, ho scelto di raccogliere le esperienze gourmet che mi hanno maggiormente colpito. Non pensandoci troppo, ma seguendo ciò che mi raccontava la pancia.
1) DEGUSTAZIONE DELL’ANNO: Cristiano Tomei, L’Imbuto – Lucca
Cristiano Tomei è cintura nera di menù degustazione. Perché lui fa quello! E lo fa meglio di tutti, perché lo fa senza il timore di esporsi e di rischiare con idee e proposte coraggiose e senza compromessi! Quindi, per chiunque desideri lasciarsi guidare in una degustazione appassionata e irripetibile, la meta è una: Lucca!
2) AMUSE BOUCHE DELL’ANNO: Gin e Mandorla. Riccardo Camanini, Ristorante Lido 84 – Gardone Riviera (BS)
Alla faccia degli assaggini e dei classici stuzzichi senza senso e personalità, Camanini – dallo stile sempre più inconfondibile – ti spiazza con un benvenuto unico e di forte personalità: una crema tiepida (volutamente né calda, né fredda) che rievoca il piacere dell’aperitivo e che grazie al giusto equilibrio tra amaro e dolciastro, stimola le papille al pasto vero e proprio, e prepara l’organismo a una digestione perfetta.
3) RISOTTO DELL’ANNO: Risotto Arlecchino. Enrico Bartolini, Enrico Bartolini al Mudec – Milano
Enrico Bartolini lo conosciamo tutti per un risotto iconico – quello con rape rosse e salsa al gorgonzola. E se vi dicessi che il suo risotto Arlecchino – denominato così sia per i suoi colori, sia per rendere onore ai suoi ristoranti di Bergamo e Venezia – darà filo da torcere al fratello maggiore?! Quel che è certo è che questo risotto, servito con un fondo di verdure lavorate in differenti consistenze tra il liquido e il croccante, e impiattato in sala al cospetto del commensale, è un piatto perfetto – sia per acidità che consistenza. Imperdibile!
4) PIATTO DI PASTA DELL’ANNO: Cacio e pepe in vescica. Riccardo Camanini, Ristorante Lido 84 – Gardone Riviera (BS)
Dovrà passarne di acqua sotto i ponti, prima che qualcuno riesca ad avvicinarsi al genio e alla voglia di sperimentare di questo Chef. Mesi di prove e riprove e tante vesciche sacrificate per un piatto viscerale, carnale e per certi tratti ancestrale che racconta profondamente di Camanini e della sua cucina. Una cucina che vuole ripescare nella storia e nel nostro passato, mostrandoci che la sperimentazione inversa è possibile! GUARDA IL VIDEO
5) SECONDO PIATTO DELL’ANNO: Coscette di rana gratinate alle erbe fini. Nadia e Giovanni Santini, Dal Pescatore Santini – Canneto Sull’Oglio (MN)
Ammettiamolo: se la famiglia Santini non toglie dalla carta questo piatto, credo sia difficile non sceglierlo per questa categoria: un secondo perfetto, trattato alla perfezione e cucinato con sapienza. Le rane più morbide e deliziosamente burrose che si possano assaggiare e che farebbero impallidire anche i colleghi d’Oltralpe.
6) PIZZA DELL’ANNO: Pizza con burrata, granella di nocciola del Piemonte, zucchine a julienne e bottarga di muggine. Massimo Giovannini, Apogeo – Pietrasanta (LU)
Vabbé… Massimo Giovannini – Chef pizzaiolo e fine sommelier – è colui che è riuscito a scuotere i miei preconcetti sulla pizza. Grazie a lui ho trascorso un mese a mangiare pizza praticamente tutte le sere e ho messo su cinque chili che ancora mi accompagnano. Ma se è vero che è meglio vivere di rimorsi che di rimpianti, non me ne pento e asserisco che la sua è una pizza a degustazione che non teme confronti.
7) MAITRE E SALA DELL’ANNO: Marco Locatelli, Casual – Bergamo
C’è poco da dire… un buon capo non sbaglia mai nella scelta dei propri collaboratori. E così, Enrico Bartolini sceglie come Restaurant Manager del suo Casual in città alta a Bergamo il perfetto Marco Locatelli che dirige la sala con naturalezza e senza la minima sbavatura e si coordina con la cucina diretta dal bravo Cristopher Carraro con perfezione millimetrica. In sala è sorridente, tranquillo e mai in affanno e soprattutto, non inciampa mai nell’inutile domanda “Tutto bene”. E questo a me basta per ergerlo a mio eroe personale!
8) SORPRESA DELL’ANNO: Gianni Tarabini e Franco Aliberti, La Présef – Mantello (SO)
Un Agriturismo con Stella Michelin? SI-PUO’-FAREEEE!!! Ma solo se ai fuochi vi sono due fenomeni come Chef Tarabini e Chef Aliberti che, con le sole materie del territorio, riescono a proporre piatti a dir poco stellari. Gita obbligata per chi desidera non smettere di stupirsi!
9) SARANNO FAMOSI: Tommaso Spagnolo, Ristorante N.O.I – Bergamo
29 anni e una voglia matta di rompere con le regole, proponendo una cucina impeccabile che racconta l’esperienza di uno Chef che – seppur giovane – ha maturato in ristoranti stellati in Italia e all’estero. Uno Chef che non annoia e che cambia la carta ogni giorno “a seconda di ciò che trova e a seconda di ciò che ha voglia di mangiare”. Nome da segnare e non dimenticare! Fenomeno!
10) FORMULA PERFETTA: Ristorante Lido 84 – Gardone Riviera (BS)
Non raccontiamoci storie! Quello scelto da Riccardo Camanini e dal fratello e socio Giancarlo è il modello perfetto: 40 coperti, e una brigata di 9 persone che non cessa di migrare tra cucina e sala, coinvolgendo il commensale in un’esperienza di piacere e passione davvero unica! Prezzi alla carta e in degustazione tra i più accessibili d’Italia, piatti dall’impronta riconoscibile anche a occhi chiusi e desiderio di convivialità attraverso la finitura del piatto in sala, in complicità col cliente. Location da urlo, arredata con stile, buon gusto ed eleganza, Aree di miglioramento? Nessuna! Solo un consiglio: andateci!!! Inarrivabile!
photo credits © Lucio Elio; Lido Vannucchi