Dopo il flop della settima edizione, Masterchef ci riprova, rimescolando le carte e pescando dal mazzo un Asso come lo Chef Giorgio Locatelli, vero vincitore di Masterchef Italia 8.
Giorgio Locatelli, lo chef che schifa le insalatone, la quinoa e il risotto col prezzemolo.
Giorgio Locatelli, lo chef sexy da morire, persino quando lecca bigliettini, per appicicarli sulle fronti dei concorrenti.
Per il resto, un programma in picchiata, con un Joe Bastianich che cena col cappello in testa, e in altalenante tensione con lo Chef Antonino Cannavacciuolo.
Una trasmissione con copioni a tratti già visti ma che può quantomeno contare sulla parte scentifico-letteriaria condotta da Bruno Barbieri, senza i cui interventi non sapremmo che, “se il polpo ce l’ha piccolo, vive meno!” O che arricchisce costantemente il nostro vocabolario con espressioni tipo “mousse-farcia” o “impaludare la bocca”.
Tra polente pronte in 10 minuti, carbonare con la panna su stecco, teste di esimi pasticceri che spuntano dalle cloche e critici da divano tuttologi del web, va ora in onda l’ottava stagione di Masterchef Italia.
Le Pagelle di Masterchef 8: i Concorrenti
1. Alessandro
2. Gilberto
3. Gloria
4. Valeria
5. Guido
6. Giuseppe
7. Loretta
8. Federico
9. Salvatore
10. Virginia
11. Verando
12. Giovanni
13. Anna
14. Samuele
15. Vito
16. Jerry
17. Tiziana R
18. Tiziana B
19. Caterina
20. Paola
A poche ore dalla semifinale, sono quattro i concorrenti sopravvissuti alla mannaia del quartetto di giudici Barbieri/Bastianich/Cannavacciuolo/Locatelli:
ALESSANDRO: Entra a Masterchef per fuggire dalle vessazioni e dal controllo del suocero, cercando asilo politico in un contesto differente. Peccato che qui sia costretto a passare da un bullismo all’altro.
Fautore della tecnica di cucina “bam-bam” e recod iterplanetario di partecipazioni al pressure-test, resta tra i concorrenti più gentili ed educati di tutte le edizioni, rimanendo a galla anche nel momento in cui confonde una cima di rapa con un broccolo, o l’orzo col riso. La sua parabola ricorda quella di Erika Liverani della quinta edizione che, un errore dopo l’altro, giunse alla vittoria. La prova dell’affiancamento in cucina con il suocero è uno dei momenti di televisione più alti di sempre, regalandogli la grazia anche in questa occasione. Arriva in semifinale con il ruolo dell’outsider anche se è chiaro ormai da tempo, che Masterchef dovrà vincerlo una donna.
VOTO: 7-
GILBERTO: Ai live cooking, parte col botto presentanto un taglio per niente scontato come il diaframma di manzo. Si cuce addosso il ruolo di carogna, si dimostra diversamente-empatico al concetto di umiltà, dà del “sordo” al Maestro Iginio Massari, ma alla fine dei giochi dimostra di avere i numeri, nonostante talvolta proponga abbinamenti improponibili come vongole e formaggi stravecchi. Lo Chef Stella Michelin Riccardo Camanini lo proclama re della Cacio e Pepe in vescica e questo dovrebbe bastare a zittire tutti i critici gastronomici da divano che lo vorrebbero morto. Che sia un personaggio costruito o meno, arrogante o genuino, è tra i concorrenti che ha dato un senso a questa edizione, avendo chiaramente a fuoco il concetto di Alta Cucina Contemporanea: e per questa ragione, non vincerà!
VOTO: 9,5
GLORIA: Quarantenne carnica e operaia mulettista, entra agli Showcooking lasciandoci carichi come molle: il suo piatto viene definito “perfetto” dai quattro giudici e conferma come non mai, quanto la vita possa iniziare a quarant’anni. Purtroppo, nel corso delle prime puntate si spegne, per poi risvegliarsi a metà programma più cazzuta, con la messa in piega e pure più gnocca! E se di gnocchi vogliam parlare, per Gloria pare esser sempre giovedì! Non intuisce che con l’aglio nero la morte sua sarebbe l’acidità della frutta, però prepara la maionese col cioccolato bianco che lascia di stucco! Lo Chef David Muñoz la elegge la più brava nell’esterna del Diverxo di Madrid e, come sosteniamo ogni anno, questa è l’unica vittoria che vale la pena portarsi a casa da Masterchef.
VOTO: 9,5
VALERIA: Tra una lacrima e l’altra, cerca di accaparrarsi il titolo di Coccodrillo di questa edizione di Masterchef, ma Virginia le fa capire che non c’è storia. In occasione della prima prova in esterna urla a gran voce che non si può fare un menù proponendo sia carne che pesce, mostrandoci di essersi fermata alla ristorazione da trattoria degli anni novanta e – come buona parte dei suoi colleghi – ammette di ignorare l’ABC della storia gastronomica, non avendo mai aperto l’opera prima di Paule Bocuse. Si risolleva nella puntata dedicata al dessert, grazie al giudizio positivo del Maestro Massari e a un triplete da standin-ovation; sforna minestroni da urlo e aggredisce noci di cocco con una cattiveria che ci piace! In occasione dell’esterna nelle cucine di Munoz, sfodera tutte le lingue europee, tranne lo spagnolo. Dalla nona puntata, è probabilmente la vincitrice annunciata di questa edizione di Masterchef.
VOTO: 8,5
Per quanto concerne, gli altri concorrenti, li riportiamo in ordine di eliminazione decrescente:
5° classificato
GUIDO: Più dormiente di un orso in letargo; più entusiasta di un impiegato delle poste; più lungo di un anno bisestile: Signore e Signore… Ecco a voi Guido, l’uomo che fece amare le insalatone a Giorgio Locatelli e ci aiutò a capire quanto facessero cacà i peperoni a Bruno Barbieri!!! Come il cinquanta per cento dei concorrenti, entra a Masterchef perché stanco della carriera legale; concorrente tra i più lucidi, talentuosi in studio e dannoso in esterna, manifesta in maniera palese la sua repulsione nei confronti del genere umano (o quanto meno dei suoi compagni), dimostrandosi allergico al gioco di squadra, a meno che non si tratti di lavorare in coppia con quel mito incontrastato del padre, che porteremo nel cuore per aver mimato alla perfezione l’esame del colon a una mucca.
VOTO: 8,5
6° classificato
GIUSEPPE: Con una lisca nei ravioli presentati al Live cooking, entra per grazia ricevuta nella Masterclass, dove però zoppica sin da subito. Come Alessandro, resiste a pressure, staffette e intemperie, sino ad assaporare brevemente il sapore della vittoria grazie a un minestrone! Marco Pierre White dice che lo vorrebbe a lavorare nelle sue cucine: ma da allora, pare che ancora non sia sia mosso niente!
Dopo Fatima, Atlantide e il Titanic, la sua lunga permanenza a Masterchef resterà come uno dei più grandi misteri irrisolti della storia. Ma è simpatico, educato e dimostra grande volontà: e solo per questo, non possiamo non volergli bene!
VOTO: 6+
7° classificato
LORETTA: Della serie: ventenni, scansatevi!!! Architetto over 50, Loretta sfodera bellezza ed eleganza da manuale. Quando parla della sua barca da dodici metri e delle sue partite a golf, ci ricorda quanto siamo poveri, e intenerisce gli animi manifestando il suo lato più “materno” con Gilberto. E’ l’unica a comprendere che con un cavolfiore un dolce “si può fare!!!” e soprattutto, sfoggia orecchini fighissimi! Tracanna brandy e cognac che manco Sue Ellen in Dinasty e si conferma spesso tra i migliori. A travolgerla con un carroarmato e frenare la sua ascesa, ci pensa Marco Pierre White che – finalmente – le strappa un pianto, mostrando al mondo di non avere un Bimby al posto del cuore.
VOTO: 8+
8° classificato
FEDERICO: Il pescatore ventenne di origini venete, mostra sin da subito passione e competenza per la materia ma, siccome in ogni edizione di Masterchef sembra debba esserci un concorrente dimenticato dalle telecamere, il 2019 sembra il suo anno, per lo meno sino a quando non gli assegnano uno degli alimeni più soprvvalutati degli ultimi cinquant’anni: la QUINOA!!! Con cui fa il botto e sembra inaugurare un nuovo corso! Ma è un falso allarme e viene eliminato perché non riesce a replicare il Magnum di spaghetti.
Non dimentichi però che vent’anni e forza di volontà sono ottimi strumenti con cui inizare a rincorrere il proprio sogno.
VOTO: 8,5
9° classificato
SALVATORE: Era dai tempi di Andrea Torelli della quinta edizione di Masterchef che la produzione non ci regalava un bonazzo che potesse incollare di fronte al teleschermo il gentilsesso. Capitano di navi mercantili, siciliano e trentunenne, si conferma costantemente tra i migliori, persino cucinando minestroni e comprendendo che nel 2019, in almeno metà dei ristoranti stellati, un dolce col cavolfiore prima o poi lo mangi! Si aggiudica ottocentomilioni di prove, inanella una vittoria dopo l’altra e si proclama tra i più talentuosi di questa edizione. Eppure, lo eliminano al primo errore, e perché?!?!? Per non essere riuscito a riprodurre la versione cafonal di una torta di nozze tanmente kitsch che manco fossimo al Boss delle Torte! Ulteriore conferma, dopo otto edizioni di Masterchef Italia e una di All Stars che a vincere, non è mai il migliore!
VOTO: 10
10° classificato
VIRGINIA: In ogni edizione di Masterchef deve esseci un concorrente che piange. In ogni edizione di Masterchef deve esserci un concorrente che trema. In ogni edizione di Masterchef deve esserci uno studente di giurisprudenza insoddisfatto. Per questa edizione, si sceglie di compattare il tutto e creare in laboratorio Virginia. Concorrente a cui non puoi volere bene, ma che difficilmente ricorderemoper picchi di creatività o tecnica.
VOTO: 7-
11° classificato
VERANDO: Entra nella Masterclass grazie a un improbabile gilet e alla capacità di coniare nomi iconici ai piatti: il suo “Hey Coniglio: hai fegato?!” entrerà nella top best di questa edizione. Ma spicca più per il nome di battesimo che per le sue performances e lo eliminano perché non sa preparare i pop-corn!
VOTO: 6,5
12° classificato
GIOVANNI: In ogni edizione di Masterchef, vi è un concorrente a cui diventa impossibile rinunciare. In questa è Giovanni-il-fuori-corso, studente di medicina trentasettenne, energico come un bradipo sotto Lexotan. Fenomeno indiscusso e spalla ufficiale nel duo comico “Giovanni-Bastianich” tiene la scena, intenerisce e pare cavarsela benone ai fornelli. E a noi piace! Purtroppo, per la dura (e ingiusta) legge del pressure-test soccombe a chi non pone distinzione tra un broccolo e una cima di rapa, lasciandoci un vuoto incolmabile!
VOTO: 9
13° classificato
ANNA: Con i suoi settantadue anni e la sua energia ci dimostra che ogni tanto l’elemento dissonante ci può stare! Passerà alla storia per il suo ombretto color Alga Spirulina e per il suoi “stella” e “gioia” ai quattro giudici. Assodato che per vincere le esterne, si debba stare in squadra con lei, arriva comunque il momento in cui chiederle di togliersi il grembiule. A lei il premio per essere riuscita a dissacrare un mappazzone italo-americano servito nei ristoranti di Joe Bastianich.
VOTO: 10 (politico)
14° classificato
SAMUELE: Pugile, macellaio e super-favorito sin dagli inizi, con la sua eliminazione a neppure metà percorso, vanifica ogni nostra certezza sul papabile podio, provocando ai più, pesanti dubbi e attacchi di pseudo-panico. Con la sua uscita a pochi giorni da quella di Jerry, incrociamo le dita perché Masterchef non si trasformi poco alla volta in Masterveg. Vivà in eterno nei nostri cuori come il Dio del disosso del coniglio.
VOTO: 9
15° classificato
VITO: Dopo Guido l’idraulico e Michele il Capocantiere, è la volta di Vito il gommista. Ma Vito il gommista sembra non prendersi o non guadagnarsi lo spazio dei suoi predecessori. Se ne va senza lasciare grandi segni o ricordi indelebili.
VOTO: 6-
16° classificato
JERRY: Presa ad esempio la vittoria del Cannibale a Masterchef All Stars con una bistecca, decide di presentarsi ai Live cooking con altrettanta specialità, diventando così fidato compagno di grigliate e barbecue di Joe Bastianich. Personaggio educato, positivo e mai spocchioso, probabilmente interrompe prematuramente la sua esperienza a Masterchef proprio per questo. Diversamente, non si spiegherebbe come possa sopravvivergli Giuseppe con una cervella cruda!
VOTO: 7,5
17° classificato
TIZIANA R: Rimasta l’unica Tiziana in gara, sopravvive sino alla quarta eliminazione. Tra sguardi ammiccanti ai giudici e sorrisetti “monelli” laciati a Locatelli e Bastianich, si dimostra degna portabandiera della categoria Milf. Ma neanche il tempo di godersi l’attimo di goria, e vivere la trasmissione come unica Tiziana, ce la eliminano!
VOTO: 6+
18° classificato
TIZIANA B: Entra a Masterchef in cerca di una seconda chance, che, probabilmente, arriva troppo tardi. Esce al momento opporuno, risolvendo a noi “il problema della doppia – Tiziana”.
VOTO: 6-
19° classificato
CATERINA: Non capisce neppure lei perché si trovi nella Masterclass, ma – all’ottava edizione – sappiamo perfettamente quanto a Masterchef piaccia disorientare il pubblico. Più attratta dagli sguardi di Bastianich che dalla passione per il cibo, dimostra tutto il suo disorientamento di fronte al quinto quarto di mare e al contesto più in generale.
VOTO: 6-
20° classificato
PAOLA: Non ci danno neppure il tempo di affezionarci a questa italiana emigrata in Irlanda e poi rientrata nel Bel Paese, che i giudici scelgono di fermarla al primo pressure test per rispedirla a Orio al Serio e rembarcarla sul primo volo low cost della Ryan disponibile. Peccato!
Prematura. SV
Fonte immagini: masterchef.sky.it
L’articolo è frutto di considerazioni personali, basate sui montaggi mandati in onda durante la trasmissione MasterChef 8 Italia dal 7/01/2019 al 28/03/2019. Pur basandosi su una visione tecnica e professionale, il tono dello scritto è da interpretarsi in maniera puramente ironica e, come evidente, mai offesnsivo e tantomeno influenzato da alcun agente esterno.