Vi ho già raccontato della mia esperienza al MET Restaurant di Venezia e della perfezione riscontrata da ogni punto di vista. Cibo, ambiente, servizio.
Non è una cosa scontata, soprattutto nella maggior parte dei ristoranti stellati e blasonati nei quali – sempre più frequentemente – il lavoro e l’eccellenza della cucina viene per lo più vanificata da imprecisioni da parte del servizio di Sala.
Ed è la ragione per cui nella sezione Ristoranti Top di Mangiare Dadio magari non si legge di nomi altisonanti di locali, anche tristellati e visitati più volte dalla sottoscritta che però – non rispettando a mio giudizio il livello che dovrebbero rappresentare – non mi sento di consigliare ai miei lettori.
Al MET Restaurant ho invece incontrato due giovani ragazzi che rispondono al nome di Luca Veritti (lo Chef) e Denis Lovo (il Maître) che – nonostante il percorso e la personalità differente, hanno in comune la voglia di dare il meglio, la passione per l’eccellenza e la volontà di lavorare per un obiettivo comune: la perfezione.
Per questo motivo ho scelto di intervistarli con una formula immediata, dinamica e confidenziale, che ci potesse far comprendere al meglio lo spirito che oggi dovrebbe animare tutte le Equipe stellate e non solo: l’intervista doppia!
NOME, COGNOME E PROFESSIONE
Luca Veritti – Chef
Denis Lovo – Maître
LUOGO E DATA DI NASCITA
Luca: sono nato il 10 dicembre 1979 a Tolmezzo, un piccolo paese della Carnia in provincia di Udine
Denis: Il 10 settembre 1987, a Dolo, una piccola cittadina sulla Riviera del Brenta.
SEGNO ZODIACALE
Luca: Sagittario
Denis: Vergine
VITA PROFESSIONALE
Luca: mi sono diplomato in ragioneria per poi capire che la mia strada era un’altra. Così ho frequentato l’ALMA – la scuola di cucina di Gualtiero Marchesi, per poi lavorare con alcuni tra i più grandi professionisti della cucina: da Luciano Tona alla famiglia Cerea del ristorante Da Vittorio – passando ovviamente per il Maestro Marchesi.
Denis: Ho iniziato a lavorare molto presto. La prima grande esperienza a 19 anni quando sono andato a Roma e ho lavorato per qualche tempo a La Pergola. Poi Londra, dove ho vissuto per 4 anni. Lì ho lavorato per molto tempo presso l’Enoteca Turi e in altri ristoranti. Ritornato in Italia, Antica Osteria Da Cera, una breve esperienza in una prosciutteria di Jesolo dove ho imparato il taglio a mano del prosciutto e poi sono approdato qui, al Met Restaurant.
VITA PRIVATA?
Luca: Ho una compagna e sono innamorato
Denis: Da poco ho trovato una persona che mi rende felice
UNA CITTA’
Luca: Londra, ma ovviamente non solo per ragioni culinarie; mi riferisco alla musica e al sistema organizzativo
Denis: Direi Londra… mi rappresenta molto perché muta continuamente e amo le sue mille sfaccettature. E naturalmente perché l’ho vissuta e conosciuta profondamente
IL PERSONAGGIO CHE PIU’ TI HA ISPIRATO NELLA VITA
Luca: professionalmente Luciano Tona: è il mio Maestro. Umanamente, mia madre
Denis: Umberto Giraudo, il primo storico Maître del Ristorante la Pergola di Roma. Nella vita, oltre a mia madre e mio fratello, Martin Luther King, per il suo appassionato impegno sociale
IL TUO MOTTO
Luca: “Meglio tardi che mai”
Denis: “Never Back Down”
UN VIZIO
Luca: Non credo di averne
Denis: Amo il vino… ma è un vizio?!?
UNA PASSIONE
Luca: La cucina
Denis: Arte e ristorazione
QUANDO HAI CAPITO CHE VOLEVI FARE QUESTO LAVORO?
Luca: Dal primo istante in cui ho varcato l’ingresso di una cucina di un ristorante
Denis: Sono cresciuto nel mondo della ristorazione. Quindi, da sempre!
SE NON AVESSI FATTO QUESTO, COSA SARESTI STATO NELLA VITA?
Luca: Ho fatto tanti lavori. Probabilmente, avrei lavorato in banca
Denis: Sempre e solo il Maître
LA TUA CUCINA E’ ROCK, JAZZ, CLASSICA, COUNTRY O POP?
Luca: Assolutamente Rock
Denis: Direi Fusion
TRE AGGETTIVI PER DESCRIVERTI
Luca: Testardo, Caparbio, esigente
Denis: Testardo, generoso, passionale
TRE AGGETTIVI PER DESCRIVERE IL COLLEGA
Luca: Professionale, esigente, determinato
Denis: Geniale, meticoloso, determinato
SE DICO VENEZIA?
Luca: Dico “fascino, bellezza e amore”
Denis: Dico “Casa”
SE DICO CIBO?
Luca: il Cibo è nutrimento per il corpo e la mente; è uno strumento per creare e il miglior modo di entrare in contatto con gente e culture nuove e differenti
Denis: Passione
E SE DICO ANGUILLA?
Luca: Un pesce ancora troppo poco conosciuto e apprezzato. Merita di essere scoperto in lavorazioni e cotture sapienti che possono presentare un’incredibile sorpresa di gusto
Denis: Non l’ho mai amata sino in fondo, ma ho imparato ad apprezzarla. Porta con sé il ricordo di mia madre e dei suoi pranzi della domenica
SE DICO MET?
Luca: un’esperienza da assolutamente unica e da provare per trovare una scossa e un’alternativa della monotonia gastronomica veneziana
Denis: La sfida
PROVA A IMMAGINARE UN HAMBURGER NELLA CARTA DEL MET. COME SAREBBE?
Luca: Sarebbe goloso! Preparato con un taglio di Fassona piemontese, cipolle caramellate, fegato grasso di Mortara, senape, cime di rapa e formaggio di capra fresco. A mio avviso, una vera leccornia!
Denis: Sarebbe con carne di Fassona piemontese con senape e cipolle caramellate: quello di Luca, insomma… Che è davvero unico!
IL PIATTO DELLA VITA
Luca: il minestrone di mia mamma
Denis: Tortellini panna e prosciutto
L’INGREDIENTE PREFERITO
Luca: il riso. Adoro preparare il risotto, anche negli abbinamenti e nelle combinazioni più insolite
Denis: il lemon grass, per la freschezza che regala ai piatti a cui viene abbinato; l’adoro nella tartare di scampi e combinato al cioccolato
DUE RISTORANTI DOVE ANDRESTI A MANGIARE
Luca: In Italia, al Devero di Enrico Bertolini; all’estero, sceglierei Pierre Gagnaire
Denis: il Per se di Thomas Keller a New York e Le Louis XV di Alain Ducasse a Parigi
COME TI VEDI TRA VENT’ANNI?
Luca: Non saprei. Vivo attimo per attimo
Denis: In un piccolo ristorante da gestire insieme a mio fratello, che di lavoro è Chef
Reportage: photo credits © Lucio Elio