Febbraio, mese dell’amore e della passione, ha come protagonista di Green & Veg uno chef unico per energia e per l’appunto passione: Nabil Bakouss.
Una passione carica di colori, calore e sentori speziati che ci porta lontano.
Chiudo gli occhi e nella mia testa iniziano a riecheggiare le note di Ya Rayah di Rachid, una melodia che mi proietta dove tutto iniziò, in quel Maghreb da cui i genitori di Nabil Bakouss si mossero qualche decennio addietro, sino a raggiungere il nostro continente.
Nabil Bakouss nasce infatti a Prignano sulla Secchia, piccolo comune in Provincia di Modena, dove cresce e si forma, diplomandsi alla scuola alberghiera di Serramazzoni.
Spirito libero e anima passionale, Nabil Bakouss intraprende sin da giovanissimo esperienze di alto livello, dapprima volando sino a Londra, alla Corte dello Chef stella Michelin (e oggi giudice di Masterchef Italia) Giorgio Locatelli , per poi approdare nel 2015 a Milano, ai fuochi del Joia di Pietro Leemann, dove avviene il colpo di fulmine con la cucina vegetale e in cui prende vita un rapporto di reciproco scambio di idee e condivisione.
L’esperienza al Joia dura quattro anni, ma appena dopo un anno e mezzo, Nabil Bakouss si distingue, divenendo Sous Chef, insegnante alla Joia Academy e anima e riferimento della propria brigata.
Le sue conoscenze e le tradizioni tunisine e marocchine trasmesse da mamma e dal papà cuoco, non possono non contaminare alcuni piatti del Joia che Nabil crea o co-crea, come l’ormai celebre La Rosa che non colsi, un “Cous cous come a Marrakesh con velo di peperoni, prato fiorito, dashi all’umeboshi, sorbetto non dolce alle noci e fieno greco”.
Un piatto che è stato in carta al Joia per circa un anno, nelle sue varie declinazioni stagionali e il cui debutto avvenne nella primavera del 2018.
Il cous cous è tra i cavalli di battaglia del giovane e promettente Nabil, che nel 2018 si è aggiudicato anche la vittoria del Cous Fest di San Vito lo Capo, guidando la squadra tunisina con il piatto denominato Mare Nostrum a base di cous cous, harissa grigliata e hummus al finocchietto.
Seppur la sua cucina guardi oltre al veganesimo, possiamo tranquillamente affermare che Nabil Bakouss rappresenti un fiore all’occhiello di questa tendenza green, in quanto tra i più interessanti e innovativi della cucina vegetale ed etnica del nostro Paese.
Da Ottobre 2019 Nabil Bakouss sceglie di diventare “battitore libero”, dedicandosi all’insegnamento e a consulenze in ambito ristorativo, offrendo professionalità e conoscenza a realtà capaci di cogliere il suo innato talento e valore aggiunto.
Il suo essere anche un grande comunicatore lo ha inoltre reso recentemente protagonista di un progetto di divulgazione di cucina, denominato Sublime Food Design Lab, una piattaforma web nata insieme a Sublime Food Design che organizza e promuove lezioni online, pensate per chi vuole provare l’esperienza di cucinare la propria cena in compagnia e sotto la guida di un grande professionista come Nabil Bakouss.
Nabil Bakouss non smette di stupirci con iniziative e novità, che lo vedranno impegnato nei prossimi mesi in un progetto top secret di cucina in Medio Oriente.
In attesa del suo ritorno però, ha voluto donarci ben due ricette, per farci trascorrere un San Valentino Green & Red di pura passione.