No ai voucher vacanza: l’Antitrust boccia il Decreto Cura Italia
L’Antitrust ha accolto l’esposto presentato nelle settimane scorse dal Codacons in cui si chiedeva all’Autorità di bocciare lo strumento del voucher come unica forma di rimborso per viaggi e vacanze annullate.
In sostanza, i voucher non potranno essere imposti invece del rimborso, come indicato dal Decreto Cura Italia e dal Ministro Dario Franceschini, accusato di aver danneggiato il turismo, attività di cui dovrebbe proteggere gli interessi.
Il suo progetto dei voucher a compensazione di voli e viaggi annullati per il Covid19 è stato bocciato senz’appello dall’Antitrstust, in quanto «I viaggiatori devono mantenere il diritto al rimborso, inviando a riguardo una segnalazione a Parlamento e Governo e facendo presente quanto la normativa – nella sua stesura ufficiale – non tutelava in alcun modo il consumatore ed entrava in contrasto con la vigente normativa europea, secondo cui – nel caso di cancellazione per circostanze inevitabili e straordinarie – prevede «il diritto del consumatore ad ottenere un rimborso». La posizione assunta dalla Commissione europea nella raccomandazione del 13 maggio 2020, evidenziava percò che che l’operatore può legittimamente offrire un buono, ma«a condizione che i viaggiatori non siano privati del diritto al rimborso in denaro».
L’Autorità offre comunque una via d’uscita a Governo e agenzie: i clienti possono accettare i voucher, ma devono essere vantaggiosi. Devono essere assicurati rispetto al rischio di fallimento dei tour operator o dei vettori aerei e devono poter essere cedibili a terzi. E, infine, devono essere rimborsabili in denaro se poi non vengono utilizzati entro la scadenza.