Premio Michelin Chef Donna 2018 a Fabrizia Meroi del ristorante Laite
“La Cucina è donna”.
(Gualtiero Marchesi)
Il concetto espresso a suo tempo dal Maestro, è stato ribadito in occasione dell’Atelier des Grandes Dames – tributo alle donne dell’alta ristorazione voluto dalla Maison Veuve Clicquot – durante il quale Michelin ha assegnato il premio Chef Donna 2018 a Fabrizia Meroi del Ristorante Laite.
“Cuoca autodidatta”, Fabrizia porta avanti con passione il suo piccolo ristorante in coppia con il marito Roberto Brovedani, l’altra anima del Laite, locale ubicato a Sappada, nella provincia di Udine, e Stella Michelin dal 2002.
Riconoscimento assegnato da Marco Do – Direttore Comunicazione Michelin Italia – che comunicati i dati ottimistici rispetto al numero di Chef donne stellate del nostro Paese (ben 44 su un totale di 141 nel mondo!) strappa metaforicamente una pagina degli appunti di viaggio degli ispettori Michelin e introduce così la vittoria della Chef friulana:
“gli anni di formazione in Friuli, Veneto e Carinzia hanno costruito la sua sapienza gastronomica. I sapori di queste terre e i prodotti di stagione caratterizzano i suoi menu. Lavora con semplicità e precisione, regalando una suggestiva esperienza di gastronomia locale dal tocco femminile deciso sia nei sapori sia negli accostamenti. Un’esperienza che ha conquistato gli ispettori come chiunque si sieda alla sua tavola”.
Il premio è stato assegnato nel corso di una serata organizzata al Ristorante Lume di Milano in cui lo Chef Luigi Taglienti ha ospitato e coinvolto nelle sue cucine quattro Chef rappresentanti dell’dell’Atelier des Grandes Dames che, oltre a cucinare e a lavorare virtuosamente insieme, sono state protagoniste di racconti e storie che hanno fotografato- nel vero senso del termine – la vita di ciascuna di esse, esaltandone l’umanità e la passione.
Caterina Ceraudo, Iside de Cesare, Isa Mazzocchi e Marianna Vitale e la stessa Fabrizia Meroi, sono state infatti immortalate da alcuni grandi fotografi italiani, con lo scopo di enfatizzare e indagare nella più profonda intimità delle cosiddette Madame Chef.
Ad Andrea Moretti, Brambilla e Serrani, Lido Vannucchi e Marco Varoli il compito di raccontare attraverso il proprio obiettivo i tipici valori promossi dall’Atelier des Grandes Dames quali la determinazione, l’audacia, il coraggio e lo spirito d’innovazione, ma anche la poesia dell’esistenza di professioniste che, oltre a questo sono anche e soprattutto donne, madri e mogli.
Famiglia, territorio, serenità e focolare – oltre all’inimitabile jaune-Clicquot – sono elementi che ricorrono costantemente negli scatti d’Autore che riescono, con un colpo netto di grande precisione ed eleganza, a eliminare divari e confini tra vita professionale e personale. Poiché la grandezza delle Madame Chef dell’Atelier des Grandes Dames sta proprio nell’aver saputo conciliare le due sfere, abbattendo barriere, preconcetti e cancellando i più decisi “non si può fare!”.
Un appuntamento dunque, nel nome dei valori, dell’imprenditorialità e della femminilità. Gli stessi di Barbe-Nicole Ponsardin, quella Madame Clicquot che a soli 27 anni – prese le redini dell’azienda di famiglia – conquistò un posto d’onore nella storia, e che esattamente 200 anni fa, innovò in maniera pionieristica il proprio settore creando il primo vino Rosé ottenuto per assemblaggio.
Un anniversario importante quello dello Champagne Veuve Cliquot Rosé che sembra consacrare questa edizione del Premio Michelin Chef Donna, focalizzando sempre più il futuro di una Vie en rose…
photo credits © Brambilla-Serrani, Andrea Moretti, Lido Vannucchi e Marco Varoli