Ci sono luoghi di cui, a forza di sentirne i racconti, paiono diventare iconici o addirittura ideali.
Ci sono ristoranti che, sfidando ogni comune logica di geomarketing, scelgono di insediare la propria cultura in luoghi difficilmente rintracciabili e lontani da chiassosi richiami commerciali.
Ci sono Uomini la cui fama riecheggia negli ambienti, sino a divenire quasi personaggi mitologici o specie di supereroi.
Ci sono uomini come Simone Padoan e ristoranti come I Tigli che riescono a smuovere anche i più sicuri e tradizionali cliché secondo cui, per mangiare una delle pizze migliori d’Italia, si debba necessariamente trovarsi a Napoli.
Eh già, perché per scovare e conoscere l’uomo che verso la fine degli anni novanta intuì che il piatto più famoso d’Italia poteva esprimersi ed essere interpretato secondo i canoni dell’eccellenza, bisogna spingersi un bel po’ più su di Napoli e arrivare sino a San Bonifacio, in provincia di Verona.
E’ qui che Simone Padoan – classe ’71 e ultimo di nove fratelli nati in un famiglia di tradizione pizzaiola – sceglie di aprire un locale che, giorno dopo giorno, perde sempre più i connotati delle pizzerie tradizionali che, in quel periodo, sceglievano la strada più fast del prodotto dozzinale, giustificando l’infima nascita di catene scadenti o degli ancor più inquietanti giropizza.
No, Simone Padoan imbocca il sentiero più arduo dell’innovazione e dell’eccellenza che, grazie a tenacia e curiosità, lo porterà divenire una figura di riferimento della ristorazione gourmet e il simbolo di un momento di svolta cruciale: perché a Simone Padoan è attribuita la paternità della Pizza a Degustazione.
Così, agli inizi del nuovo secolo Simone Padoan inizia un percorso di crescita frenetica che lo porta ad affiancare grandi nomi della più classica ristorazione stellata in progetti che innalzano la sua pizza a qualcosa di completamente nuovo e inaspettato: la pizza non è più un semplice disco di pasta condito con materie di seconda scelta e fuse tra loro a 350 gradi. No! Gli impasti nascono dalle miscele dei grani migliori, trattati a regola d’arte e i topping divengono dei veri e propri piatti gourmet in cui gli ingredienti si sposano in perfetta armonia e si richiamano in un equilibrio assoluto.
6 impasti differenti che danno vita alle 23 pizze presenti in carta, sfornate con meticolosità e passione da 7 professionisti in in cucina – Simone e dalla sua brigata – che sfornando instancabilmente da forno a legna ed elettrico, possono servire con precisione e senza attese i 120 coperti presenti in sala. Sala perfettamente gestita dalla moglie Eva e dai suoi valenti collaboratori che con professionalità e cortesia si dimostrano preparati sul prodotto che viene annunciato come il più eccellente dei piatti gourmet.
E come è giusto che sia, a un menù di grande eccellenza non può non affiancarsi un’adeguata carta dei vini e una proposta di dessert golosi e curati.
Pizze servite a spicchi, non solo per creare un momento di condivisione o per dare la possibilità di degustarne la qualità in un crescendo rossiniano, ma servite in siffatta maniera per favorirne un continuo processo di lievitazione.
Oltre al prodotto sublime (con un prezzo che varia dagli 8 ai 35 euro) e al servizio impeccabile, anche l’ambiente merita un plauso speciale: il locale è di un’eleganza essenziale che rievoca il concetto di panificazione e sintetizza la filosofia de I Tigli e di Simone Padoan: dal grande bancone in pietra a vista posizionato all’ingresso che ricorda sia la consistenza del pane cotto che la pietra tipica dei Molini, si passa alla zona dei tavoli, apparecchiati con tovagliette in tessuto somiglianti ai tipici canovacci con cui viene avvolto l’impasto. Vi è poi il legno – materiale per eccellenza del banco da lavoro – stemperato dalla presenza dell’acciaio e dalle ampie vetrate che si affacciano sull’elegante giardino in cui è possibile scorgere i celeberrimi tigli.
Un’esperienza che merita il viaggio per comprendere come i dogmi possano a volte essere nocivi all’evoluzione e che la massima di Grace Hopper, La frase più pericolosa al mondo è “abbiamo sempre fatto così”, ha illustri sostenitori: e che tra questi, vi è certamente Simone Padoan, iniziatore di un nuovo straordinario concetto di pizza: la Pizza a Degustazione.