Enrico Bartolini è un artista.
Lo raccontano le sue creazioni. Lo confermano prepotentemente i suoi ristoranti.
Il primo, posizionato non a caso all’interno di un museo, il MUDEC di Milano.
Il secondo, fatto sorgere in un museo a cielo aperto, ovvero nello scenario mozzafiato di Bergamo Alta.
Ed è infatti qui che ci si deve recare per raggiungere il Casual Ristorante, la creatura più trendy e alla mano che il grande Chef stellato ha scelto per dare forma a un luogo in cui raffinatezza, gusto gourmet e creatività si mescolano, catapultando il commensale in un’esperienza di puro piacere ed eccellenza oltremodo accessibile.
Un ristorante in cui è facile ritrovare tutta la filosofia dello stellato toscano, quel classico-contemporaneo su cui da sempre Bartolini costruisce e consolida il suo pensiero e il suo meritato successo.
Casual. Un nome che racconta con chiarezza quali siano gli intenti del progetto. Un aggettivo che in questo caso diventa sostantivo e gioca tenacemente un ruolo da soggetto protagonista.
Posizionato in una splendida location, a fianco della funicolare che porta a San Vigilio, il Casual Ristorante sorge sulle ceneri di quello che ai bergamaschi è noto per essere stato lo storico Gourmet. Ma è un locale in cui si respira sino in fondo la contemporaneità dell’epoca in cui viviamo e in cui ambiente, carta e prezzi sono in perfetta sintonia con la filosofia di un progetto votato al presente e ai valori attuali.
Un locale giovane e di gran gusto, che ti accoglie in due sale luminose in cui arredi e complementi risultano perfettamente coerenti.
Un servizio perfetto, mai invadente, orchestrato con professionalità dal maître Marco Locatelli, vecchia conoscenza del Devero Ristorante a fianco di Bartolini e che qui – al Casual Ristorante – risulta impeccabilmente a proprio agio nel dirigere una squadra che non commette mai eccessi, senza mai perdere un colpo o un dettaglio. Perfetto il lavoro del personale di sala, intelligente nel comprendere il commensale, senza mai inciampare in domande inutili o disattenzioni.
Inappuntabile la cucina, affidata al giovane Cristopher Carraro che – seguendo diligentemente le linee guida di Enrico Bartolini, fa uscire piatti perfetti che – non ce ne voglia lo Chef pluristellato- non fanno minimamente sentire la mancanza dell’ideatore del Casual.
Pane (realizzato in casa e con lievito madre), acqua e Amuse–bouche di benvenuto vengono serviti in tempi assolutamente perfetti e senza attese stressanti.
Carta equilibrata e attuale che perseguendo la bartoliniana filosofia del classico-contemporaneo, strizza l’occhio ai piatti della cultura italiana, ravvivandoli con estro e creatività. Una creatività che lascia però spazio alla pulizia e alla comprensione del piatto, proponendo accostamenti a volte inaspettati, ma perfettamente coerenti e rispettosi del palato del commensale.
E così, ti trovi a compiere un viaggio di piacere Around Sicily, in una proposta in cui acciughe, calamaretti al nero, polvere di capperi e caponata siciliana si incontrano in un perfetto bilanciamento di sapori atti a omaggiare la cultura e i profumi mediterranei. Per poi continuare a sorprenderti di fronte alla capacità di giocare con consistenze, cotture, temperature e tecnica in un piatto che, di base, ha solo due semplici ingredienti, ma che all’assaggio ti scaraventa in una dimensione di piacere: i Gamberi mezzi fritti con salsa d’agrumi.
Si prosegue con proposte coraggiosamente folli come gli Spaghetti aglio, olio, funghi e salsa bernese, capaci di sconvolgere una noiosa e scontata idea di cucina e provocare emozioni di sincera commozione, o con piatti della tradizione smossi da profumi e contaminazioni come il Baccalà in umido, curcuma e polenta fritta in cui quest’ultima omaggia la provincia Orobica in un modo apparentemente semplice, ma mai sperimentato prima.
Una carta stagionale e in continuo movimento che propone anche la possibilità di compiere due differenti tipi di degustazione: una più classica – denominata Prima volta in Italia e una focalizzata sui sapori e i profumi del mare, in cui ci si affida all’estro e alla creatività dello Chef.
Ricca e ben bilanciata la cantina che propone soluzioni per tutti i gusti e tutte le tasche. Interessanti e da valutare le proposte legate al territorio o a cantine più giovani e meno conosciute.
Una proposta che mancava a Bergamo Alta che oggi può finalmente vantare una proposta gourmet assolutamente accessibile.
Una proposta Casual. In cui nulla è casuale.