Che Franco Pepe sia il miglior pizzaiolo al mondo, l’abbiamo ribadito in più e più occasioni.
Va da sé dunque che, se un simile talento debba scegliere un luogo in cui intraprendere una collaborazione e un progetto nuovo, questo non possa non essere di altrettanta eccellenza. E’ per questa ragione che Franco Pepe ci da appuntamento all’Albereta Relais & Chateaux, resort 5 stelle in Franciacorta che, ormai da diversi anni, ha innescato un progetto di qualità e relax a 360°: un luogo di incontro in cui attrarre una clientela esigente; un resort con nove camere di charme e centro benessere in mezzo alle vigne, e ovviamente, una proposta di ristorazione gourmet che, nata sotto la guida del padre dell’alta cucina contemporanea italiana – Gualtiero Marchesi – si affida oggi al talento e alle intuizioni del giovane Chef Fabio Abbattista che, con un approccio fresco e personale, ha saputo confermare la qualità e l’eredità lasciata dal suo importante (e ammettiamolo, ingombrante) predecessore, differenziando la proposta – pur sempre all’insegna dell’assoluta qualità – col ristorante LeoneFelice, il bistrò VistaLago e il più recente Ristorante Benessere.
Tre proposte che, evidentemente, sembrano non bastare a una proprietà attenta e lungimirante che – consapevole dell’importanza strategica che sta conquistando il piatto per eccellenza italiano (la Pizza) e i suoi attori, scelgono di non lasciarsi scappare l’opportunità di dare forma in Lombardia a un progetto unico, per qualità, bontà, salute.
Ed è proprio Fabio Abbattista che, alla domanda: “Chi chiamiamo?”, risponde sicuro: “Il pizzaiolo è solo uno: Franco Pepe!”.
Si innesca così il nuovo progetto de La Filiale, uno spazio “leggero” e divertente, rivolto ai giovani e alle famiglie, perfetto dal pranzo alla cena e con una proposta “democratica” perché – ammettiamolo – la pizza mette d’accordo tutti!
Soprattutto se è la pizza di Franco Pepe, la migliore che ci si possa aspettare in un luogo simile.
Pepe, che a La Filiale porta tutte le sue conoscenze e una gran voglia di scoprire e sperimentare. E Abbattista, che sembra dirsi d’accordo, dal momento che i due intabulano dialoghi e cooperazioni che danno forma a idee e progetti che scaturiscono in commistioni di idee e approcci dei due grandi Chef.
Tra queste idee spicca quella della Pizza Nativa, un progetto presentato in una giornata orchestrata dal giornalista e patron di Identità Golose Paolo Marchi, in collaborazione con il Molino Piantoni di Chiari che, recuperato un grano tra i più antichi, dalle alte proprietà nutrizionali e dalla spiccata digeribilità, ha dato forma a una pizza unica, visionaria e di assoluta eccellenza.
Un progetto non semplice – vista la difficoltà di lavorazione, calibrazione dei giusti dosaggi e individuazione dei corretti tempi di lievitazione del monococco – ma che, trova in Pepe e Abbattista i giusti esploratori e i più accaniti sperimentatori che – non arrendendosi alla prima difficoltà – riescono a dare forma e sostanza a un risultato perfetto. Un risultato che soddisfa e garantisce non solo il gusto, ma anche l’aspetto salutistico tanto caro a Pepe che, è noto, ha fatto della digeribilità e della salute la propria bandiera.
Una pizza – la Nativa – che trova la sua iperbole assoluta, con l’abbinamento di un topping altrettanto buono e sano e che grazie al contributo di Fabio Abbattista rende goloso un prodotto che, almeno inizialmente, nasce per fare bene e allietare il nostro organismo. Così, eliminati i latticini, la pizza Nativa si farcisce di un hummus realizzato con avocado e ceci di Cicereale, concassè di pomodoro e germogli di rucola.
Bella, buona e sana.
Non manca nulla alla Nativa, la nuova pizza che va ad aggiungersi alle altre già note e presenti in carta a La Filiale. Proposte come la celeberrima Margherita Sbagliata, la Pizza Scarpetta (insignita del titolo di Miglior Piatto, all’ultima edizione di Identità Golose) o la Cortefranca, una commistione nata tra la proposta originaria di Pepe e i prodotti del territorio lombardo.
Una ragione in più per vivere l’esperienza de La Filiale, una struttura elegante e creata con materiali naturali come legno e pietra, che rievocano prepotentemente la filosofia del suo Franco Pepe.
Un locale che accoglie i suoi ospiti al piano terra nella zona cocktail station – dedicata al momento dell’aperitivo e che li raccoglie infine in una sala al piano sovrastante che può ospitare circa una quarantina di commensali.
Le pizze, possono essere assaporate nella loro essenza, o degustate in un crescendo rossiniano – ovviamente accompagnate da un’interessante cantina in cui – ovviamente – non possono mancare le etichette di Terra Moretti e le bollicine di Contadi Castaldi.
E nell’attesa che la commissione Michelin comprenda i tempi in cui viviamo e se assegnare o meno le celeberrime stelle, anche in materia di pizzeria, il consiglio è quello di scoprire luoghi come La Filiale e vivere progetti veri e a passo con i tempi.
Progetti belli, buoni e sani.
photo credits © FabioCattabiani
www.albereta.it