Spaghetti di patata, Tartufo Bianchetto e “carbonara” con uova di quaglia
Pasqua è nell’aria e con essa la Primavera! In questa stagione sono innumerevoli le primizie che amo impiegare in cucina ma tra queste ve n’è una che adoro particolarmente: il Tartufo Bianchetto (o Tuber albidum Pico; Tuber Borchi Vitt.; Marzuolo), fattomi conoscere da Gloria Bonucci, presidentessa di UTO, Associazione di Tartufai Orobici e fondatrice del blog di cucina Cucinare Tartufi.
Gloria è tornata nelle cucine di Mangiare da Dio proprio con il Tartufo Bianchetto con il quale abbiamo arricchito una ricetta gourmet golosissima, realizzata con gli indispensabili strumenti da cucina Fackelmann Italia: gli Spaghetti di patata.
SPAGHETTI DI PATATA. TARTUFO BIANCHETTO E CARBONARA CON UOVO DI QUAGLIA
INGREDIENTI (per 4 persone)
400 g di patate
10 uova di quaglia
50 g Parmigiano Reggiano
100 g asparagi selvatici
2 spicchi d’aglio in camicia
sale/pepe
olio EVO
30 g di Tartufo bianchetto (Tuber albidum Pico o Tuber borchi Vitt.)
PREPARAZIONE
1. Lavate pulite gli asparagi.
Separate le punte dai gambi e affettate questi ultimi con una dimensione simile al mirepoix.
2. Cuocete le punte al vapore per 5 minuti
Trasferitele infine in acqua e ghiaccio per bloccare la cottura e mantenere il verde brillante.
Ripassatele in padella con l’aglio e un filo d’olio EVO e regolate di sale.
3. Rompete le uova e mantecate con una frusta, aggiungendo il parmigiano grattugiato e olio a filo.
4. Pelate le patate e formate degli spaghetti con l’apposito strumento.
Sbianchiteli per un minuto in acqua bollente salata, scolateli e trasferiteli in acqua e ghiaccio.
5. Passateli in una padella con un filo d’olio, l’aglio e i gambi degli asparagi, spadellando a fuoco vivo per circa tre minuti. Terminata questa operazione, regolate di sale.
6. Trasferiteli nella bastardella, mantecate e impiattate aiutandovi con un coppapasta.
7. Servite immediatamente ancora caldo e rifinite con qualche lamella di Tartufo Bianchetto (o Marzuolo).
Per evitare che in occasione della mantecata, l’uovo “stracci” (ovvero, si rapprenda), suggeriamo di procedere velocemente con l’operazione e impiattare in piatti di portata caldi, che magari avrete tenuto in forno a una temperatura di 80°, prima di servire.
per gli strumenti utilizzati: Fackelmann
photo credits © Lucio Elio
si ringrazia Cucinare Tartufi , Unione Tartufai Orobici e Truffle Travel