Cos’è il lusso?
Troppo semplice ricercare una risposta nelle classiche e ufficiali definizioni che contestualizzano tale espressione, a una vita votata agli eccessi o a una crescente ricerca di quanto più costoso e qualitativo si possa immaginare.
Semplice e riduttivo.
Se invece, il lusso fosse più semplicemente uno stato d’animo?
Se il lusso fosse ciò che ti fa stare bene?
Se il lusso fosse, insomma, il massimo appagamento di una sensazione di pace e benessere?
Così fosse, allora non vi sarebbero dubbi: il luogo ideale in cui ricercare e soddisfare le proprie aspettative sarebbe certamente il Tyrol Hotel, paradisiaco 4 stelle S di Selva di Val Gardena nato oltre mezzo secolo addietro e attualmente sotto la conduzione famigliare di Bibiana Dirler e del marito Maurizio Micheli.
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Un luogo votato all’accoglienza, in cui il lusso non è semplicemente percepito ma è il tangibile risultato di un’esperienza completa, in cui la comunione tra ospite e ospitante è definitiva, e ove le distanze vengono ridotte da una sincera empatia tra le parti.
E’ in questo contesto che si inserisce alla perfezione il Suinsom, ristorante gourmet del Tyrol Hotel, alla cui guida troviamo lo chef Alessandro Martellini, classe ’84 e maremmano DOC che, grazie a una carriera ricca di esperienze significative – cominciate dalla grande cucina dell’Hotel Pellicano e del Grand Hotel Villa Feltrinelli, e maturate attraverso la collaborazione con grandi Chef stellati quali Antonio Guida (2 ** Michelin), Stefano Baiocco ( 2** Michelin) ed Enrico Crippa (3 *** Michelin) – mette in atto uno spettacolo gastronomico in cui l’arte figurativa si armonizza delicatamente alla natura di un territorio generoso che lo chef toscano non teme di fondere ed equilibrare con materie e profumi della sua terra d’origine, assecondando in tal senso lo spirito tosco-altoatesino che caratterizza il progetto del Tyrol Hotel nella sua interezza.
Un progetto che – per l’accezzione intrinseca che custodisce nel suo valore etimologico – non può che puntare in alto: Suinsom, in ladino gardense, significa infatti “in cima“, ovvero il punto più alto, la meta tanto agognata, il cui raggiungimento ripaga di tutti gli sforzi di un percorso talvolta ostico o faticoso.
Un punto da cui gioire e appagare ogni senso, grazie a una cucina fatta di commistioni, emozioni e autenticità.
Una cucina che parte da un’evidente attenzione verso la materia che Martellini elabora, senza esasperazione alcuna: esempio lampante la Tartare di vacca grigia alpina – tipica razza altoatesina che lo chef nobilita attraverso condimenti che non ne offuschino la qualità: è così che la maionese, la salsa al prezzemolo, il tuorlo marinato grattugiato e la chips di patata viola, divengono complementi eleganti nel piatto, al fine di nobilitare una materia che – per profumi e sapiente frollatura – risveglia i sensi e soddisfa il piacere all’assaggio.
Tra le proposte in carta, plauso speciale alla Cipolla cotta sotto sale e servita con fonduta di pecorino toscano e maggiorana: massima esaltazione di un elemento povero, elevato a regale magnificenza e sintesi perfetta di quella commistione tosco-altoatesina che caratterizzza il progetto del Tyrol Hotel.
Inno al territorio, invece, per uno dei piatti iconici del ristorante Suinsom: lo Gnocco ripieno di Graukäse – tipico formaggio altoatesino – servito con barbabietola e finocchietto selvatico: un piatto grintoso che rincorre prepotentemente le note acide, come del resto tutta la cucina di Martellini, mitigando con saggezza la dolcezza della barbabietola.
Cromaticamente intrigante e gustativamente accattivante il Raviolo verde con clorofilla di prezzemolo ripeno di faraona brasata e melanzana affumicata. Piatto che mette a proprio agio e che conferma quanto le paste ripiene siano il cavallo di battaglia dello Chef Alessandro Martellini, capace di condensare in tale elemento un perfetto equilibrio tra delicatezza e golosità.
Artigiano del gusto, Martellini tira leggermente il freno sui secondi piatti che – nel complesso – assicurano un’esperienza di gusto, senza però graffiare quanto gli assaggi precedenti.
Alla proposta gastronomica si affianca una ricca carta dei vini (o “libro dei vini”, come scelgono di definirlo al ristorante Suinsom), la cui cura è affidata a Marika Rossi, sommelier di grande preparazione e passione che – a seguito di una decennale esperienza oltremanica – guida il commensale in un percorso di oltre cinquecento etichette, spaziando tra cantine toscane e altoatesine, soffermandosi a lungo in Francia e spingendosi sino ai vigneti della Georgia o dell’Armenia, mantenendo una costante attenzione nei confronti dei vinaglioli indipendenti.
Un contesto accogliente e un servizio attento, in cui si confermano quelle atmosfere famigliari tipiche del Tyrol Hotel: un ambiente intimo e caratterizzante in cui due stuben autentiche, legni locali antichi e tessuti pregiati si fondono con armonia a quell’atmosfera unica in cui il lusso diviene una tangibile realtà.
Photo credits © Lucio Elio