Mangiare è un’esperienza sensoriale. Un’esperienza che cattura i cinque sensi.
Cinque sensi che vengono sì nutriti dal cibo, ma che non possono ritenersi perfettamente appagati se il contesto circostante non concorre adeguatamente a soddisfarne il piacere e a trasformare in qualcosa di perfetto un atto di tale godimento.
Ecco, per tutti coloro che vivono il piacere della tavola a 360° consiglio di spingersi sino al lago d’Iseo, dove troverete un’eccellenza della ristorazione slow food, in cui i piatti della tradizione hanno saputo innovarsi con il trascorrere del tempo, raffinandosi a tal punto da lasciare senza parole chi nella cucina di lago identificava pochi buoni ingredienti, ma preparati senza inventiva e ricercatezza.
Benvenuti dunque allo Zù, luogo di piacere gastronomico affacciato sul lago d’Iseo, dove i piatti parlano bergamasco e raccontano di quei luoghi e di quello specchio d’acqua custodito dall’abbraccio delle sue montagne che lo cingono romanticamente.
Il ristorante, gestito da tre generazioni dalla famiglia Zenti, si distingue per qualità ed estro proprio per la cucina lacustre. Nonostante la carte – in continua evoluzione per rispetto della stagionalità e della disponibilità del cosiddetto pescato – proponga anche piatti della tradizione di mare, il mio consiglio è quello di rimanere fedeli al territorio e assaggiare quante più specialità Patrizia – la Chef – prepara in un perfetto e armonico equilibrio tra tradizione e guizzo creativo.
Imperdibili la Tartara di Salmerino con crema acida al formaggio e yogurt del caseificio Monte Bronzone di Vigolo e i tradizionali Agoni ( Sarde essiccate sott’olio ) alla griglia con polenta. Una rivelazione la tinca della tradizione, al forno con polenta e da lasciare ammutoliti, il Coregone al forno con pane aromatizzato alle erbe fini e polenta integrale.
Il tutto, rigorosamente a kilometro zero e con la volontà di promuovere la conoscenza dei prodotti locali: dalle eccellenze casearie, passando per gli ortaggi di stagione, sino al pesce pescato dal giovane Lorenzo Soardi, pescatore di Monte Isola che fa sì che il menù di lago sia sempre ad altissimi livelli.
In sala Marcello – marito di Patrizia – dirige armonicamente lo staff, orchestrando in perfetta sintonia con la cucina. I piatti sono presentati in tavola ai commensali in perfetta sincronia e venendo descritti alla perfezione dal maitre e dai suoi collaboratori.
Consigliato a tutti gli amanti della buona cucina e della tradizione lombarda, che abbiano voglia di sorprendersi in un’esperienza sensoriale assolutamente innovativa.